• Mondo
  • Sabato 29 aprile 2017

Alcuni miliziani dell’ISIS potrebbero essere arrivati in Europa dalla Libia

Il Guardian sostiene di aver visto un documento dell'intelligence italiana secondo cui alcuni di loro si sono fatti curare all'estero, fingendosi soldati feriti

(MAHMUD TURKIA/AFP/Getty Images)
(MAHMUD TURKIA/AFP/Getty Images)

Secondo un documento dell’intelligence italiana visto dal Guardian, è possibile che un certo numero di miliziani dello Stato Islamico (o ISIS) siano entrati in Europa illegalmente fingendosi combattenti feriti fedeli al governo di unità nazionale libico, guidato dal primo ministro Fayez al Sarraj. Il documento sostiene che membri dello Stato Islamico e di altri gruppi jihadisti sarebbero riusciti a ingannare il governo libico usando dei falsi passaporti e sfruttando i meccanismi messi in piedi in Libia per curare i feriti in paesi stranieri.

Il documento citato dal Guardian dice: «Dal 15 dicembre 2015 un numero non definito di miliziani feriti dello Stato Islamico in Libia è stato trasportato fuori dal paese all’ospedale di Istanbul, per essere sottoposto a trattamento medico». La città nella quale si sono concentrati questi traffici sarebbe Misurata, dove alla fine dello scorso anno l’Italia aveva messo in piedi un ospedale militare per assistere le milizie locali impegnate contro lo Stato Islamico. Diplomatici e funzionari del settore sanitario hanno parlato al Guardian di un’associazione chiamata Comitato Assistenza Feriti Libici, che sembra procurasse dei visti speciali ai soldati feriti per uscire dalla Libia.

I miliziani feriti che si sono spacciati per combattenti fedeli a Sarraj sono finiti principalmente in Turchia, ma anche negli ospedali di Romania, Serbia, Bosnia, e in misura minore in Francia, Germania e Svizzera. Il documento dell’intelligence italiana definisce “molto ambiguo” l’atteggiamento del governo di Sarraj, visto che alcuni suoi funzionari «facilitano l’uscita dal territorio libico di elementi legati al MSTB, un gruppo nel quale sono direttamente coinvolti alcuni miliziani jihadisti legati all’ISIS».

Potter Nesser, esperto di terrorismo, ha detto che le agenzie di intelligence sono sempre più preoccupate riguardo ai combattenti dello Stato Islamico provenienti dalla Libia: «La maggior parte degli attacchi in Europa sono stati finora legati alla Siria. Ma di recente abbiamo cominciato a vedere sempre più attacchi legati alla Libia.[…] Sappiamo che Daesh [un altro nome usato per indicare lo Stato Islamico, ndr] sta coordinando l’infiltrazione di operativi e combattenti dalla Libia. L’attentatore di Berlino aveva legami con miliziani libici e anche Abdelhamid Abaaoud, l’organizzatore degli attentati di Parigi, aveva legami con uomini dell’ISIS in Libia».