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  • Sabato 22 aprile 2017

Cose interessanti da leggere prima delle elezioni francesi

Storie, temi e personaggi raccontati in questi mesi dal Post, per arrivare più preparati al voto di domani

Un uomo legge il giornale sulla riva della Senna, a Parigi (AP Photo/Michel Euler)
Un uomo legge il giornale sulla riva della Senna, a Parigi (AP Photo/Michel Euler)

Le elezioni presidenziali francesi in programma domenica 23 aprile potrebbero essere l’evento politico dell’anno fin qui: la campagna elettorale è stata piena di sorprese e capovolgimenti, e al momento i quattro candidati favoriti sono tutti dati intorno al 20 per cento dei voti dai sondaggi. Nessuno di loro proviene dal partito che ha espresso il presidente uscente. L’anomala situazione politica si aggiunge alla complicata questione della sicurezza nazionale, provata da attentati terroristici di varia scala accaduti in Francia negli ultimi due anni (l’ultimo dei quali a soli tre giorni dal voto). In Europa non esiste un altro paese così interessato dal dibattito su integrazione e sicurezza, e che quasi certamente cambierà direzione politica. In questi mesi abbiamo raccontato in diversi articoli personaggi, contesti e temi legati alla situazione attuale e alle elezioni di domani: li raccogliamo in un solo posto, nel caso ve ne siate perso qualcuno.

Leggi: Da dove arriva Emmanuel Macron

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È il candidato favorito dai sondaggi ma fino a pochi mesi fa non aveva nemmeno un partito, e prima del 2014 era solamente un semi-sconosciuto consigliere economico del governo. Una breve biografia del “Mozart dell’Eliseo”, come è chiamato da alcuni per il suo talento al pianoforte.

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Leggi: Il programma di Marine Le Pen

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Cosa propone la candidata del principale partito di estrema destra, che i sondaggi danno qualche punto dietro a Macron.

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Leggi: Hollande si è distrutto da solo

Prime Minister David Cameron And President Francois Hollande Meet For Joint Summit

Cosa dice un lungo libro di interviste al presidente uscente, che ha avuto un certo impatto sulla campagna elettorale. Le Monde lo ha presentato così: «Come ridursi a trasformare il proprio campo in un campo di rovine, a far disperare i propri amici, a far gioire gli avversari e a indebolire ancora di più la propria posizione? François Hollande ha trovato la ricetta».

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Leggi: La piccola parte che ha avuto la Nuova Caledonia in queste elezioni

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Un’ex colonia che oggi fa parte del territorio francese – nonostante si trovi a 16mila chilometri da Parigi – terrà un referendum sull’indipendenza nel 2018, cosa che ha costretto i candidati alle presidenziali francesi a prendere una posizione.

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Leggi: Come ha fatto Fillon a cacciarsi nei guai

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Il vincitore delle primarie dei Repubblicani, il principale partito di centrodestra, era dato come favorito dai sondaggi fino a qualche mese fa, quando è stato coinvolto in due grossi scandali che riguardano sua moglie e due dei suoi figli.

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Leggi: Com’è messo l’Islam progressista in Francia

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Negli ultimi mesi ha fatto molto parlare di sè Tareq Oubrou, capo di una comunità musulmana di Bordeaux: è il più grande sostenitore di un Islam progressista, inclusivo e soprattutto francese. Da dove arriva.

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Leggi: La rimonta di Jean-Luc Mélenchon, il candidato della sinistra radicale
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È stato ministro dell’Istruzione ed è deputato europeo da due mandati. Alle precedenti presidenziali aveva ottenuto l’11,1 per cento dei voti. Nelle ultime settimane è cresciuto molto nei sondaggi, grazie a una certa bravura nei comizi e nei dibattiti e alla debolezza del candidato socialista Benoit Hamon, tanto che ha persino qualche speranza di raggiungere il ballottaggio.

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Leggi: Lo stato di emergenza sta funzionando?
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È in vigore dagli attentati di Parigi del novembre 2015, ma in molti hanno cominciato a metterne in dubbio l’efficacia: qualcuno sostiene anche che sia diventato una specie di strumento di “comunicazione” del governo.

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Bonus: il buffo video elettorale di Marine Le Pen pieno di gattini

prima foto: THOMAS SAMSON/AFP/Getty Images
seconda foto: JEFF PACHOUD/AFP/Getty Images
terza foto: Matt Cardy/Getty Images
quarta foto: FRED PAYET/AFP/Getty Images
quinta foto: ERIC FEFERBERG/AFP/Getty Images
sesta foto: NICOLAS TUCAT/AFP/Getty Images
settima foto: PHILIPPE HUGUEN/AFP/Getty Images
ottava foto: AP Photo/Frank Augstein