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  • Lunedì 17 aprile 2017

La storia della prima donna che corse la maratona di Boston

Quando alle donne non era permesso: dovette iscriversi nascondendo la sua identità e finì la gara dopo che un giudice aveva provato a fermarla con la forza

Kathrine Switzer durante la maratona di Boston del 1967
Kathrine Switzer durante la maratona di Boston del 1967

Oggi si corre la centoventunesima edizione della maratona di Boston, una delle maratone più antiche e famose del mondo. Tra le persone che gareggiano nella maratona di quest’anno c’è Kathrine Switzer: ha 70 anni ed è stata la prima donna a correre la maratona di Boston nel 1967, quando il regolamento della corsa vietava ancora alle donne di partecipare e la costrinse a farlo di nascosto. Switzer riuscì a iscriversi alla gara perché si registrò come “K.V. Switzer”, cioè senza scrivere il suo nome per intero, e gareggiò con il numero 261. La sua partecipazione alla maratona del 1967 è ricordata come un’impresa anche perché durante la competizione Switzer dovette scontrarsi con uno degli organizzatori che a circa tre chilometri dal via cercò di farle interrompere la corsa strattonandola. Anche grazie all’aiuto di quello che all’epoca era il suo fidanzato – che partecipava a sua volta alla corsa – Switzer riuscì però a completare la corsa: ci mise quattro ore e venti minuti.

Nel 1967 si pensava ancora che le donne fossero troppo deboli per correre la maratona, che è una corsa di resistenza, ma Switzer si era allenata duramente per poterla fare e voleva dimostrare di essere in grado di farlo. Solo nel 1972 il regolamento della maratona di Boston fu modificato per permettere anche alle donne di competere; l’anno prima le donne erano state ammesse nella maratona di New York. Alle Olimpiadi la maratona femminile esiste dal 1984. Nel corso degli anni Switzer ha gareggiato in più di trenta maratone, peraltro vincendo quella di New York del 1974, e si è impegnata per favorire la partecipazione delle donne alle maratone in tanti paesi del mondo.

Oggi Switzer ha corso la gara femminile di nuovo con il numero 261, come cinquant’anni fa: nelle future edizioni della maratona questo numero, che negli anni è diventato un simbolo per le donne che praticano sport, non sarà più disponibile: verrà ritirato in suo onore.

Kathrine SwitzerKathrine Switzer, il 17 aprile 2017, prima di competere nella maratona di Boston (AP Photo/Mary Schwalm)