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  • Lunedì 17 aprile 2017

L’invasione di campo a Bastia

Una partita del maggiore campionato di calcio francese è stata interrotta per violenze dei tifosi, e il calcio corso è sotto accusa sui media

I tifosi del Bastia aggrediscono il portiere del Lione Anthony Lopesdurante il riscaldamento prima della partita allo stadio Armand Cesari di bastia (PASCAL POCHARD-CASABIANCA/AFP/Getty Images)
I tifosi del Bastia aggrediscono il portiere del Lione Anthony Lopesdurante il riscaldamento prima della partita allo stadio Armand Cesari di bastia (PASCAL POCHARD-CASABIANCA/AFP/Getty Images)

Prima dell’inizio della partita di Ligue 1 – la Serie A francese – tra Bastia e Olympique Lione di domenica 16 aprile, e di nuovo durante l’intervallo, molti tifosi del Bastia sono entrati in campo e hanno aggredito i giocatori avversari, costringendoli a fuggire negli spogliatoi e obbligando l’arbitro a sospendere definitivamente la partita. Quello che è successo è diventato non solo la storia del giorno per il calcio francese ma un tema di dibattito e scandalo più esteso rispetto alla gestione della squadra del Bastia e di tutto il calcio corso, non nuovo a creare problemi di questo genere.

Come spiega Le Monde, il Bastia ha avuto per tutto il campionato una condotta violenta e vittimistica, in cui dirigenti, giocatori e tifosi hanno frequentemente avuto toni e modi aggressivi nei confronti degli avversari, degli arbitri e della gestione del campionato (il Bastia ha il record di espulsioni, 13, vicino a battere il precedente assoluto del Montpellier nel 2014). In questo stesso campionato i tifosi del Bastia sono stati responsabili con frequenza di insulti razzisti (anche contro Mario Balotelli, che gioca nel Nizza) e di altre aggressioni, e in queste occasioni sono stati spesso difesi da dirigenti e giocatori. L’allenatore del Bastia aveva diffuso dichiarazioni bellicose e provocatorie alla vigilia della partita di domenica (“regoleremo i conti da uomini, da corsi”).
Tutto questo ha a che fare, spiega Le Monde, con un quadro anacronistico della squadra del Bastia, in cui i proprietari non sono solidi uomini d’affari ma tifosi prima di tutto, e in un luogo in cui il calcio è vissuto con sentimenti eccessivi rispetto ad altre regioni della Francia. Ma ha anche una storia di evoluzioni drammatiche, che ha uno dei suoi momenti fondanti nella strage del 1992 quando le tribune provvisorie dello stadio di Bastia crollarono prima di una partita importante, e morirono 18 persone: da allora si sono radicati risentimenti e tensioni tra i tifosi di Bastia e la Lega nazionale.

Domenica alcuni tifosi erano entrati in campo prima della partita e avevano preso a calci due giocatori del Lione, provocando un rinvio di 45 minuti dell’inizio della partita. Una nuova aggressione c’era stata nell’intervallo, con intervento successivo anche dei tifosi del Lione, e la partita è stata quindi sospesa. I dirigenti della Lega calcio francese hanno detto che “bisogna essere intransigenti con chi dà quest’immagine del calcio francese, che non lo merita”.