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  • Giovedì 23 marzo 2017

Le foto del recupero del Sewol

È il traghetto sudcoreano che affondò tre anni fa, quando morirono più di 300 persone: sono iniziate le operazioni per il suo recupero

(West Regional Headquarters Korea Coast Guard via AP)
(West Regional Headquarters Korea Coast Guard via AP)

Sono iniziate le operazioni per il recupero del traghetto sudcoreano Sewol, che quasi tre anni fa si era inclinato e inabissato uccidendo 304 persone, tra cui 250 studenti di una scuola superiore in gita scolastica. Il recupero del traghetto potrebbe permettere di trovare 9 corpi ancora dispersi.

Il traghetto è affondato il 16 aprile 2014: era in viaggio dal porto nord-occidentale di Incheon verso l’isola di Jeju, che si trova nel sud, oltre la penisola coreana. Affondò per una serie di motivi che avevano a che fare con irregolarità strutturali, inesperienza (al momento dell’incidente al timone non c’era il capitano ma il suo terzo ufficiale di 26 anni, con scarsa esperienza di guida) e il fatto che fosse sovraccarico, che evidenziarono a loro volta negligenze e casi di corruzione. Da allora era rimasto sommerso a 44 metri di profondità e il suo recupero era previsto già per l’anno scorso, ma era stato rinviato più volte a causa di condizioni meteorologiche inadatte: due grandi chiatte sono state posizionate accanto a entrambi i lati del traghetto, che pesa 6825 tonnellate, e nei prossimi giorni verrà sollevato e poi trasferito su un semi-sommergibile che lo trasporterà nel vicino porto di Mokpo, dove poi potrà essere ispezionato. Il recupero costerà circa 85 miliardi di won (circa 70 milioni di euro).

Nei mesi successivi all’incidente ci furono molte critiche sulla gestione dell’emergenza: il traghetto ci mise tre ore ad affondare e molti degli studenti morirono perché rimasero troppo a lungo nelle loro cabine invece di essere evacuati. Il capitano scappò quando ancora centinaia di persone erano sulla nave. Anche l’ex presidente Park Geun-Hye venne molto criticata: tra le altre cose, dalle prime notizie dell’incidente alla sua apparizione pubblica passarono sette ore e non chiarì mai i motivi di quel ritardo.
Nel 2015 il capitano del traghetto è stato condannato all’ergastolo e 14 altri membri dell’equipaggio sono stati condannati a pene minori, dai 2 ai 14 anni.