• Sport
  • Sabato 18 marzo 2017

Andrea Agnelli è stato deferito dalla procura federale della FIGC

Il presidente della Juventus ha ricevuto una specie di equivalente del rinvio a giudizio della giustizia sportiva, per l'inchiesta sui presunti legami con la 'ndrangheta

(ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)
(ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

Sabato il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha detto in una conferenza stampa di aver ricevuto una notifica di deferimento dalla procura generale della Federazione Italiana Giuoco Calcio in relazione ai suoi presunti rapporti con esponenti della ‘ndrangheta per la vendita di biglietti dello Juventus Stadium. È una storia di cui si parla da quasi due mesi: in breve, l’accusa formulata dopo le indagini, condotte dall’ex prefetto Giuseppe Pecoraro, è che i vertici della Juventus abbiano venduto biglietti delle partite della Juventus a esponenti della ‘ndrangheta, che poi li hanno rivenduti con pratiche di bagarinaggio.

Fino a oggi non c’erano dirigenti della Juventus formalmente accusati, ma Agnelli ha spiegato che insieme a lui sono stati deferite anche altri dirigenti: Francesco Calvo, Alessandro D’Angelo e Stefano Merulla. Agnelli ha sempre negato un suo coinvolgimento nella vicenda, e ha detto:

Tutto ciò è inaccettabile, frutto di una lettura parziale e preconcetta e non rispondente a logiche di giustizia. Mi difenderò, difenderò i nostri collaboratori e soprattutto difenderò il buon nome della Juventus che per troppe volte è già stato infangato o sottoposto a curiosi procedimenti sperimentali da parte della giustizia sportiva. Tale difesa avverrà nelle sedi opportune, ma vi invito fin da oggi ad approfondire con grande attenzione le tematiche di un’inchiesta che ha visto curiosamente scomparire dalla scena mediatica gli accusati di reati mafiosi, per essere sostituiti da testimoni che hanno l’unica colpa di lavorare in una società molto famosa e sulla bocca di tutti.

Nella giustizia sportiva il “deferimento” è una specie di rinvio a giudizio. Il deferimento di un tesserato alla FIGC è richiesto dalla Procura federale alla Commissione Disciplinare. Entrambi sono organi della Giustizia Sportiva: la Procura federale si occupa di fare inchieste nei casi in cui viene segnalato un illecito sportivo. Se un tesserato viene deferito dalla Procura, questo verrà poi citato in giudizio e processato, a meno che non ci sia un patteggiamento. Nella Giustizia sportiva ci sono due gradi di giudizio: il primo grado della Commissione Disciplinare (per società sportive e tesserati) e il secondo grado (definitivo) della Corte di Giustizia federale.