Beppe Grillo ha annullato le primarie M5S di Genova

Accusa la candidata che le ha vinte di aver danneggiato l'immagine del partito: si voterà di nuovo, ma con un solo candidato

(ANSA)
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Con un post sul suo blog, Beppe Grillo ha annullato le primarie del Movimento 5 Stelle per la scelta a candidato sindaco del comune di Genova, vinte da Marika Cassimatis, e ha annunciato una nuova votazione – con un solo candidato in ballo, però – dalle 10 alle 19 di oggi. Secondo Grillo, Cassimatis e alcuni componenti della sua lista hanno violato il codice di comportamento del Movimento 5 Stelle e per questo ha proibito loro di utilizzare il simbolo del movimento alle prossime elezioni amministrative. «Se qualcuno non capirà questa scelta, vi chiedo di fidarvi di me», ha scritto nel suo post. L’unica scelta per gli iscritti del partito adesso è tra votare la lista arrivata seconda alle primarie oppure rinunciare a partecipare alle amministrative di Genova. Cassimatis ha commentato l’annullamento con un breve post su Facebook.

Cassimatis, un’insegnante di 50 anni, è stata candidata alle elezioni europee del 2014 e alle regionali del 2015 senza venire eletta. Martedì scorso ha vinto le primarie per la scelta del candidato sindaco di Genova con 362 voti, battendo Luca Pirondini, che aveva ottenuto 338 voti. La sua candidatura era stata ammessa dal Movimento, ma da tempo Cassimatis è considerata una grillina “poco ortodossa”, vicina ai consiglieri regionali e comunali che in polemica con alcuni dirigenti locali hanno abbandonato il partito negli ultimi mesi. Poco prima della votazione diversi quotidiani avevano riportato un post del suo avversario Pirondini, pubblicato nel gruppo privato su Facebook del Movimento in Liguria: «Siamo chiamati a una scelta. Stare con chi crede fermamente nel M5S o con chi fino a qualche giorno fa faceva comunella con i voltagabbana che hanno usato il movimento per avere visibilità e creare altre liste». Alice Salvatore, uno dei dirigenti locali più importanti del partito, descritta spesso come molto vicina a Beppe Grillo, aveva descritto la candidatura di Cassimatis come una «situazione davvero imbarazzante».

Nel post con cui annuncia l’annullamento delle primarie, Grillo specifica che l’esito delle votazioni degli iscritti non sono vincolanti e che l’ultima parola sulla scelta dei candidati spetta in ogni caso a lui stesso.

“Il Garante del MoVimento 5 Stelle si riserva il diritto di escludere dalla candidatura, in ogni momento e fino alla presentazione della lista presso gli uffici del Comune di Genova, soggetti che non siano ritenuti in grado di rappresentare i valori del MoVimento 5 Stelle.”. In base a questa prerogativa e in qualità di garante del MoVimento 5 Stelle, al fine di tutelarne l’immagine e preservarne i valori e i principi, ho deciso, nel pieno rispetto del nostro metodo, di non concedere l’utilizzo del simbolo alla lista di Genova con candidata sindaco Marika Cassimatis.

Grillo scrive che soltanto dopo l’esito delle votazioni:

Mi è stato segnalato, con tanto di documentazione, che molti, non tutti, dei 28 componenti di questa lista, incluso la candidata sindaco, hanno tenuto comportamenti contrari ai principi del MoVimento 5 Stelle prima, durante e dopo le selezioni online del 14 marzo 2017. In particolare hanno ripetutamente e continuativamente danneggiato l’immagine del MoVimento 5 Stelle, dileggiando, attaccando e denigrando i portavoce e altri iscritti, condividendo pubblicamente i contenuti e la linea dei fuoriusciti dal MoVimento 5 Stelle; appoggiandone le scelte anche dopo che si sono tenuti la poltrona senza dimettersi e hanno formato nuovi soggetti politici vicini ai partiti.

In realtà nei giorni scorsi diversi quotidiani aveva parlato dello scontro in corso all’interno del movimento ligure e di come Cassimatis fosse una candidata di “opposizione interna” rispetto ai vertici del movimento. Grillo poi cerca di giustificare la sua decisione.

Se qualcuno non capirà questa scelta, vi chiedo di fidarvi di me. Non ho nessun interesse se non il bene del MoVimento 5 Stelle. Siamo la forza politica su cui i cittadini ripongono le proprie speranze per un’Italia migliore, per una Genova migliore. Non possiamo permetterci nessuna sbavatura. Non possiamo permetterci di candidare persone su cui non siamo sicuri al 100%. Vi garantisco che non accadrà, nè a questa tornata delle comunali, nè alle politiche. Le nostre selezioni rispetteranno il voto online, ma saranno rigorose.

Il post si conclude con un aforisma di Gianroberto Casaleggio: «Al minimo dubbio nessun dubbio».