Le foto sull’Iran che hanno vinto il World Press Photo

Dal progetto "An Iranian Journey" di Hossein Fatemi, che ha ricevuto il secondo premio nella categoria Long-Term Projects

Hossein Fatemi, Panos Pictures
An Iranian Journey (Un viaggio iraniano)
Un tassista musulmano prega sul marciapiede mentre Tara e Soroush, due studenti iraniani che vivono in centro, festeggiano le loro nozze

World Press Photo
Hossein Fatemi, Panos Pictures An Iranian Journey (Un viaggio iraniano) Un tassista musulmano prega sul marciapiede mentre Tara e Soroush, due studenti iraniani che vivono in centro, festeggiano le loro nozze World Press Photo

Il progetto An Iranian Journey del giornalista iraniano Hossein Fatemi ha vinto il secondo premio nella categoria Long-Term Projects del World Press Photo (WPP), il più importante concorso di fotogiornalismo al mondo, organizzato dall’omonima fondazione olandese dal 1955. Il premio viene assegnato a lavori lunghi e tematici: in questo caso Fatemi ha fotografato il suo paese natale per più di dieci anni, mostrando la complessità della società iraniana, con le contraddizioni tra l’immagine ufficiale promossa dalle autorità dopo la rivoluzione del 1979 e la realtà della vita quotidiana.

Per esempio c’è spesso un grosso scollamento, soprattutto nelle grandi città, tra i comportamenti nella sfera privata e in quella pubblica, e una grande differenza tra le città, appunto, e la più tradizionale e religiosa provincia. A Teheran, la capitale, le donne indossano nelle case private vestiti simili a quelli occidentali, scollati, stretti o corti, partecipano alle feste – come mostrano le foto di Fatemi – e si truccano pesantemente (nei luoghi pubblici devono comunque coprirsi il capo e le braccia e evitare capi aderenti ai fianchi). Sempre in luoghi privati, uomini e donne vivono tranquillamente fianco a fianco, mentre in pubblico non possono stringersi la mano e devono rispettare una sorta di segregazione, con bar e palestre vietati alle donne e i posti sull’autobus riservati all’uno o l’altro sesso.