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  • Venerdì 3 febbraio 2017

Un soldato ha sparato a un uomo che lo aveva aggredito a Parigi

Aveva attaccato con due machete e urlando "Allah è grande" i militari che sorvegliavano il centro commerciale sotterraneo del Louvre

Militari nella zona del Louvre, 3 febbraio 2017 (ALAIN JOCARD/AFP/Getty Images)
Militari nella zona del Louvre, 3 febbraio 2017 (ALAIN JOCARD/AFP/Getty Images)

Un militare francese ha sparato a un uomo nel quartiere del Louvre a Parigi, Francia, reagendo a un’aggressione. Il prefetto di polizia di Parigi Michel Cadot ha parlato con i giornalisti in mattinata e ha detto che l’aggressore è vivo, ma che è rimasto gravemente ferito allo stomaco: si trova ora all’ospedale Pompidou ed è cosciente. Durante l’aggressione è stato ferito anche un militare, ma solo lievemente al cuoio capelluto: non è il militare che ha sparato. Secondo la rete televisiva LCI, che dice di aver parlato con fonti dell’antiterrorismo, l’attentatore sarebbe un cittadino egiziano di 29 anni, arrivato in Francia da Dubai con regolare visto turistico.

L’attacco è avvenuto intorno alle 9.45 al Caroussel du Louvre, il centro commerciale sotterraneo che si trova tra il museo e rue de Rivoli. L’aggressore aveva con sé due borse che sono state subito esaminate: all’interno non era presente dell’esplosivo. L’uomo ha gridato alcune minacce e anche “Allah Akbar” lanciandosi contro la pattuglia composta da quattro militari che erano di sorveglianza al Caroussel: aveva in mano «un’arma bianca». I giornali francesi parlano di un coltello o forse due. Dopo aver cercato di fermare fisicamente l’aggressore, uno dei militari ha sparato: in totale sono stati sparati cinque colpi. Il prefetto di polizia ha parlato di un attacco che in base alle prime informazioni fa pensare a un «intento terroristico»: ha precisato che l’aggressore era da solo, ma che un’altra persona «con atteggiamento sospetto» è stata fermata. Le indagini sono comunque in corso: non è ancora nota l’identità dell’aggressore né la sua nazionalità o le motivazioni.

Poco dopo le dieci del mattino, la galleria del Louvre è stata evacuata e il museo è stato chiuso. All’interno erano presenti circa 250 persone che sono state portate in una zona di sicurezza: dopo qualche ora e dopo una serie di verifiche sono state fatte uscire a piccoli gruppi di dieci. Dopo l’aggressione erano state temporaneamente chiuse anche le fermate della metro Palais Royal e Musée du Louvre, riaperte poco prima delle 13. Intorno a mezzogiorno nel quartiere è ripresa regolarmente la circolazione.

Louvre

Il primo ministro Bernard Cazeneuve ha detto che quello di questa mattina è stato «evidentemente» un «attacco con connotazione terroristica». Nel frattempo la procura di Parigi, sezione antiterrorismo, ha aperto un’inchiesta per tentato omicidio aggravato in relazione con un’azione terroristica. Il ministro dell’Interno Bruno Le Roux ha convocato una riunione di emergenza nel primo pomeriggio di oggi: in un comunicato stampa ha parlato del «sangue freddo e della professionalità dei militari e della polizia che ha portato a neutralizzare immediatamente l’individuo armato». Sul posto è arrivata la sindaca di Parigi Anne Hidalgo.

In Francia è in vigore lo stato di emergenza deciso dopo gli attentati di Parigi del novembre 2015. Nella notte tra martedì 31 gennaio e mercoledì 1 febbraio l’Assemblea nazionale ha votato a favore del prolungamento dello stato di emergenza fino al prossimo 15 luglio: è la quinta proroga consecutiva. Lo stato di emergenza prevede anche l’operazione Sentinelle, una sorveglianza da parte dei militari di centinaia di punti sensibili in tutto il paese contro la minaccia terroristica. Il portavoce del ministro dell’Interno ha detto che questo fatto «ci ricorda che la minaccia è forte».