Gli affari di Facebook vanno benissimo

Con 8,81 miliardi di ricavi nell'ultimo trimestre ha superato le previsioni degli analisti: ogni giorno usano il social network 1,23 miliardi di persone

Il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, durante una corsa a Berlino, Germania, nel febbraio del 2016 (Paul Zinken/picture-alliance/dpa/AP Images)
Il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, durante una corsa a Berlino, Germania, nel febbraio del 2016 (Paul Zinken/picture-alliance/dpa/AP Images)

Gli affari per Facebook continuano ad andare molto bene e oltre le aspettative degli analisti, come dimostrano i dati sul suo ultimo trimestre da poco diffusi. Tra ottobre e dicembre 2016 la società ha realizzato 8,81 miliardi di dollari di ricavi e un utile netto di 3,57 miliardi di dollari. Entrambi i risultati hanno superato le previsioni degli analisti, che avevano ipotizzato circa 300 milioni di dollari in meno di ricavi rispetto al risultato comunicato dal social network. La maggior parte del fatturato di Facebook deriva dalla pubblicità, ed è stata realizzata per l’84 per cento dalla navigazione su dispositivi mobili. Questo risultato, che conferma più o meno la percentuale del trimestre precedente, è la dimostrazione che Facebook ha completato il suo passaggio verso il mobile, con smartphone e tablet al centro delle sue attività e innovazioni, a scapito dei computer tradizionali sempre meno usati dagli utenti per restare in contatto con i loro amici.

Anche se è diminuito rispetto ad alcuni anni fa, Facebook continua a registrare un aumento delle iscrizioni ai suoi servizi. Gli iscritti attivi almeno una volta al mese sul social network sono 1,86 miliardi in tutto il mondo: un aumento del 3,9 per cento rispetto al trimestre precedente (un anno fa il dato era al 4,67 per cento). Gli utenti che si collegano almeno una volta al giorno a Facebook sono 1,23 miliardi, cinque milioni in più rispetto al trimestre precedente e il 18 per cento in più rispetto al dato di un anno fa. Facebook ha avuto una crescita sostenuta degli utenti in diversi paesi, mentre negli Stati Uniti e in Europa c’è stato un rallentamento, in parte inevitabile considerata la saturazione raggiunta.

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In media nell’ultimo trimestre del 2016 un utente è valso 4,8 dollari per Facebook, il 29 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2015. Gli utenti più redditizi sono quelli del Nordamerica, che arrivano fino a 19,8 dollari, con un aumento su base annua del 44 per cento. Facendo qualche conto a spanne, significa che Facebook ricava circa 20 dollari all’anno da ogni suo iscritto, grazie agli annunci pubblicitari mostrati all’interno del suo sito. Il risultato è ottenuto grazie ai sistemi utilizzati per rendere il più pertinenti possibile le pubblicità con i gusti di ogni singolo iscritto, sulla base delle sue abitudini di navigazione e di comportamento sul social network, e grazie al denaro investito dai gestori delle Pagine per promuovere i loro servizi e prodotti.

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Facebook sta continuando a investire grandi risorse nei video, privilegiando la loro visualizzazione nella sezione Notizie (“News Feed”) di ogni utente. Durante la presentazione dei risultati finanziari, il CEO della società, Mark Zuckerberg, ha detto che nei prossimi mesi saranno sperimentate diverse soluzioni per quanto riguarda i contenuti video. L’obiettivo è fare crescere il più possibile il sistema, trovando soluzioni adeguate e non troppo invasive per metterci sopra della pubblicità. Zuckerberg si è tenuto comunque sul vago e non è ancora chiaro come si vorrà muovere la società.

Anche gli altri servizi e applicazioni gestiti da Facebook stanno andando molto bene. Instagram ha più di 600 milioni di utenti e un quarto di questi utilizza ormai abitualmente le Storie, la funzione – molto simile a quella di Snapchat – per pubblicare foto e brevi video che spariscono da soli dopo 24 ore. Le Storie su Instagram esistono da appena 5 mesi e sono in continua crescita: Facebook sta investendo molto sul loro utilizzo perché in futuro potrebbero rivelarsi ideali per diffondere nuovi formati pubblicitari. Secondo TechCrunch, le Storie di Instagram stanno sottraendo utenti a Snapchat in quantità sempre più significative.

Zuckerberg nel 2013 provò ad acquistare Snapchat con 3 miliardi di dollari, ma la sua offerta fu respinta. Da allora Facebook ha sviluppato diverse funzioni all’interno delle sue applicazioni che riprendono – secondo alcuni clonano – quelle della concorrenza. Il passaggio degli utenti verso Instagram potrebbe essere un problema per Snap, l’azienda che controlla Snapchat, in vista di una sua quotazione in borsa data per probabile entro i prossimi mesi.