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  • Martedì 31 gennaio 2017

Le condanne per la strage di Viareggio

Gli imputati per la strage del 2009 sono stati condannati: anche Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato e oggi di Finmeccanica

(AP Photo/Riccardo Dalle Luche)
(AP Photo/Riccardo Dalle Luche)

Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana e ora amministratore delegato di Finmeccanica (che da un mese si chiama Leonardo), è stato condannato a 7 anni in primo grado per la strage del 2009 a Viareggio, quando una fuga di GPL da un treno provocò un’esplosione e una strage. Per Moretti, il più importante dei 33 imputati nel processo di primo grado, i pubblici ministeri avevano chiesto una condanna a 16 anni: Moretti è stato condannato come ex amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, la società che gestisce la rete ferroviaria, ma è stato assolto come ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato.

Otto imputati sono stati assolti, venticinque sono stati invece condannati a vario titolo per disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo, incendio e lesioni colpose. Tra gli altri imputati c’erano l’allora amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana Michele Mario Elia (che poi prese il posto di Moretti fino al 2015) e quello di Trenitalia Vincenzo Soprano (che ha ricoperto quel ruolo fino al 2015), anche loro condannati a sette anni, e poi amministratori, dirigenti e dipendenti di Gatx (la multinazionale americana proprietaria dei carri cisterna), Fs Logistica, Officina Jungenthal (a sua volta controllata da Gatx) e Officina Cima.

La sera del 29 giugno 2009 un treno merci deragliò poco dopo aver passato la stazione di Viareggio, in Toscana: trasportava GPL, gas di petrolio liquefatto, che fuoriuscì da uno dei carri cisterna del treno causando un incendio e l’esplosione di tre palazzine adiacenti alla stazione. Ci furono 33 morti: 11 persone morirono subito per le ustioni o per il crollo degli edifici; altre 20 morirono in ospedale nelle settimane e nei mesi successivi; 2 anziani, Angela Monelli e Italo Ferrari, morirono di infarto, probabilmente a causa dello spavento dovuto all’esplosione.

I reati di lesioni colpose gravi e gravissime e di incendio colposo vanno in prescrizione dopo sei anni: la prescrizione potrebbe arrivare quindi tra febbraio e marzo 2017, dato che la prima udienza dell’incidente probatorio – una parentesi nelle indagini per acquisire prove che abbiano valore nel processo – allo scopo di ricostruire la dinamica del disastro ferroviario si è svolta il 7 marzo 2011.