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  • Venerdì 20 gennaio 2017

Il Chapecoense due mesi dopo

Domani giocherà la prima partita dopo l'incidente di novembre, con una squadra composta da molti giovani e due vecchie conoscenze del calcio italiano

L'allenatore del Chapecoense, Vagner Mancini, a colloquio con la squadra nel centro sportivo Agua Amarela di Chapeco (NELSON ALMEIDA/AFP/Getty Images)
L'allenatore del Chapecoense, Vagner Mancini, a colloquio con la squadra nel centro sportivo Agua Amarela di Chapeco (NELSON ALMEIDA/AFP/Getty Images)

Domani – quando a Chapeco, in Brasile, saranno le 16.30 e in Italia quasi le 9 di sera – la squadra di calcio del Chapecoense giocherà la sua prima partita ufficiale dopo l’incidente del volo aereo LaMia 2933 dello scorso novembre, in cui morirono 19 giocatori e l’allenatore della squadra, Luiz Carlos Saroli. Il Chapecoense giocherà nel suo stadio, l’Arena Condá, contro il Palmeiras, squadra vincitrice dell’ultimo campionato brasiliano nonché l’ultima squadra ad aver affrontato il Chapecoense prima dell’incidente aereo.

Fin dal giorno dell’incidente, decine di squadre da ogni parte del mondo hanno promesso aiuto al Chapecoense, offrendo alcuni dei propri giocatori in prestito o a titolo gratuito. La federazione brasiliana aveva inoltre annunciato che tutti i club del paese avrebbero potuto mandare liberamente i propri giocatori in prestito al Chapecoense, e che per tre anni il club non sarebbe retrocesso. La dirigenza del Chapecoense, tuttavia, ha scelto di declinare quasi tutte le offerte che ha ricevuto, a partire da quella della federazione brasiliana sulla retrocessione. La dirigenza si è avvalsa solamente dei prestiti agevolati di una decina di giocatori brasiliani.

I tre giocatori sopravvissuti – Jakson Ragnar Follmann, Neto e Alan Ruschel – difficilmente torneranno a giocare a calcio: Follmann sicuramente no, perché ha subito l’amputazione di una gamba. I loro vecchi numeri non sono stati dati ad altri, con la speranza di vedere almeno Neto e Ruschel di nuovo in rosa. La squadra è rimasta con dieci giocatori, cioè quelli che non erano partiti per la Colombia: Alejandro Martinuccio, Nenem, Demerson, Marcelo Boeck, Andrei, Hyoran, Nivaldo, Matheus Saroli, Moises e Rafael Lima. Uno di questi, il portiere di riserva Nivaldo, dopo l’incidente ha annunciato il suo ritiro; nelle settimane successive Demerson è stato ceduto in Malesia, Marcelo Boeck è andato al Fortaleza, Hyoran al Palmeiras, Moises – che era al Chapecoense in prestito – è tornato al Linense e infine è stato ceduto anche Rafael Lima. Dei dieci membri della “vecchia” squadra, insomma, è rimasto a Chapeco solo l’attaccante italo-argentino Alejandro Martinuccio.

chapecoense-netoNeto, uno dei tre giocatori sopravvissuti all’incidente, fotografato mentre parla con quattro giovani da poco promossi in prima squadra al termine di un allenamento.

La dirigenza del club ha quindi promosso in prima squadra una decina di calciatori delle giovanili e ha preso in prestito nove giocatori, mentre altri cinque sono stati ingaggiati tra quelli senza squadra. Fra i nuovi giocatori del Chapecoense ci sono anche alcuni nomi abbastanza noti, con trascorsi in Europa e anche in Italia. C’è il centravanti 32enne Wellington Paulista, che in carriera ha giocato con Fluminense, Cruzeiro, Santos e in Inghilterra con il West Ham; il terzino Diego Renan, cresciuto nel Cruzeiro, a cui qualche anno fa si erano interessati alcuni importanti club europei; Artur Moraes, ex portiere di Benfica, Roma, Siena e Cesena, che ha 35 anni e probabilmente terminerà la carriera con il Chapecoense, e Túlio de Melo, attaccante 31enne che in carriera ha giocato anche con Palermo e Lilla.

L’allenatore sarà Vágner Mancini, esperto allenatore brasiliano che in passato ha allenato, fra le altre, Santos, Cruzeiro, Botafogo e Vasco da Gama, vincendo un campionato brasiliano, una coppa nazionale e una Coppa Libertadores. La squadra – non ancora al completo – ha iniziato ad allenarsi due settimane fa, visto che la stagione calcistica in Brasile inizierà fra pochi giorni. La prima competizione saranno i campionati statali, a cui partecipano le squadre provenienti da tutte le divisioni di ciascun stato brasiliano. Il Chapecoense ha vinto il torneo cinque volte nella sua storia, e in questa edizione difenderà il titolo vinto l’anno scorso. Contemporaneamente il Chapecoense prenderà parte a una specie di “pre-season”, cioè una serie di amichevoli disputate fra le squadre più importanti del paese, per prepararsi al meglio all’inizio delle competizioni più importanti.

Brazil Chapecoense RebirthAlcuni giocatori nel pullman della squadra diretto al centro sportivo di Chapeco (AP Photo/Andre Penner)

Il campionato vero e proprio inizierà a maggio mentre la fase a gironi della Coppa Libertadores partirà a marzo. Il Chapecoense sarà una delle otto squadre brasiliane che prenderanno parte al torneo più importante del Sud America in quanto vincitrice dell’ultima Coppa Sudamericana, assegnatagli d’ufficio a dicembre: al momento dell’incidente la squadra stava raggiungendo Medellin, dove avrebbe dovuto giocare la finale di andata del torneo contro l’Atletico Nacional.

Nelle ultime due settimane, inoltre, la squadra under-20 del club ha disputato la Copa São Paulo de Futebol Júnior, un importante torneo giovanile che si disputa ogni anno prima dell’inizio della nuova stagione. L’edizione di quest’anno è stata ancora più importante, specialmente per il Chapecoense, visto che molti dei giovani che ci hanno giocato sono stati o verranno promossi in prima squadra. Nonostante il club non abbia un rinomato settore giovanile, ha disputato un ottimo torneo: si è qualificato alla fase a eliminazione diretta come secondo del proprio girone, poi ha eliminato il San Paolo, la squadra favorita nonché probabilmente la miglior formazione giovanile del paese, e ha sconfitto altre due squadre minori prima di essere eliminata ai quarti di finale dal Paulista.

Chi ha seguito la riorganizzazione della squadra in questi due mesi sostiene che il Chapecoense potrà avere delle difficoltà nei primi mesi della stagione, avendo una rosa completamente nuova composta da molti giovani inesperti. Ma considerando l’esperienza del suo allenatore e i possibili margini di crescita dei suoi giocatori, dopo alcuni mesi le cose potrebbero iniziare a ingranare. La dirigenza, inoltre, potrebbe acquistare qualche altro giocatore esperto da affiancare ai più giovani, sia nei prossimi giorni che nel mercato di riparazione.

Nei primi giorni di dicembre diversi giornali sportivi avevano parlato della possibilità che alcuni grandi campioni sudamericani, come Juan Roman Riquelme, uno dei più noti calciatori argentini degli ultimi due decenni, ritiratosi nel 2015, e Ronaldinho, attualmente senza squadra, accettassero di giocare almeno un anno con il Chapecoense. Finora però non ci sono state novità e nessuna di queste voci è stata confermata.