Ora c’è Wind Tre

La fusione annunciata nel 2015 è stata completata, ne è nato il primo operatore nazionale di telefonia mobile: cosa cambia per i clienti

Wind e 3, due tra i più importanti operatori di telefonia mobile attivi in Italia, si sono definitivamente fusi dal 31 dicembre 2016, formando la Wind Tre Spa, che è diventato il primo operatore nazionale per numero di utenti sulle linee mobili, con 31 milioni. Tim e Vodafone, che per anni sono stati i gruppi con più abbonati, ne hanno entrambe poco meno di 30 milioni. Wind apparteneva alla compagnia russa Vimpelcom, e 3 – che nella nuova società è passata in lettere, nel nome – apparteneva al gruppo cinese Hutchison: le due società avevano iniziato le trattative, a quanto si sa, a fine 2014, e la fusione era stata annunciata ufficialmente nell’agosto del 2015. Maximo Ibarra, amministratore delegato di Wind Tre, ha spiegato in un comunicato che nei prossimi anni saranno spesi 7 miliardi di euro in «infrastrutture digitali», e ha spiegato che la società punta a diventare «un operatore di riferimento nell’integrazione fisso-mobile e nello sviluppo delle reti in fibra di nuova generazione, anche grazie all’accordo con Enel Open Fiber per la realizzazione della rete in banda ultralarga in Italia». La rete di Enel dovrebbe arrivare in 224 città, e sarà sfruttata direttamente da altri operatori, tra cui, oltre a Wind Tre, ci sarà anche Vodafone.

Quella che ha portato all’unione di Wind e 3 è stata una “joint venture paritetica”, cioè un accordo che prevede una divisione dei rischi e degli utili uguali tra le aziende coinvolte, e ha avuto un valore complessivo di 7,9 miliardi di euro. Tra le diverse autorizzazioni che sono state necessarie per permettere la fusione di due operatori così grandi c’è stata quella della Commissione europea, che ha acconsentito solo dopo che Wind e 3 hanno garantito che con la loro unione sarebbe entrato nel mercato italiano un nuovo operatore telefonico, Iliad, francese, per garantire un numero minimo di aziende concorrenti. Lo scorso maggio la Commissione europea aveva bloccato la fusione nel Regno Unito tra l’operatore 3 UK, sempre di proprietà del gruppo Hutchison, e O2.

Wind Tre ha ora anche i circa 2,7 milioni di clienti della linea fissa Infostrada, di proprietà di Wind (3 non aveva un servizio per linee fisse). Per i clienti dei due operatori, almeno per ora, non cambierà niente. Per la prima fase della fusione, i due marchi resteranno distinti, così come le offerte, i siti e i negozi fisici. Dovrebbero però esserci alcuni vantaggi tecnici, dovuti al fatto che i due operatori possono ora contare sulle reciproche reti mobili, e offrire così una copertura più estesa.