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  • Domenica 18 dicembre 2016

Le dimissioni al Comune di Roma

Le ha annunciate Virginia Raggi, riguardano due suoi collaboratori: il vicesindaco Daniele Frongia – che rimarrà assessore allo Sport – e il capo della segreteria Salvatore Romeo

Daniele Frongia (a destra) e Salvatore Romeo (sinistra).
ANSA
Daniele Frongia (a destra) e Salvatore Romeo (sinistra). ANSA

Ieri sera la sindaca di Roma Virginia Raggi ha annunciato le dimissioni di due suoi collaboratori a cui era considerata molto legata: il vicesindaco e assessore allo Sport Daniele Frongia – che però lascerà solo la carica di vicesindaco – e il capo della segreteria Salvatore Romeo. Raggi lo ha fatto sapere pubblicando un post sulla propria pagina Facebook e un intervento sul blog di Beppe Grillo, quest’ultimo accompagnato da un commento dello stesso Grillo. Da mesi i giornali raccontavano della crescente ostilità del Movimento 5 Stelle verso alcuni dei dirigenti scelti da Raggi per governare, ritenuti eccessivamente legati a un presunto “sistema” di potere e più in generale alle amministrazioni precedenti. La situazione si era fatta ancora più delicata in seguito all’arresto di Raffaele Marra, capo del personale del Comune e anche lui molto vicino a Raggi, avvenuto il 16 dicembre per accuse di corruzione.

Frongia è un consigliere comunale del Movimento 5 Stelle eletto per la prima volta nel 2013 e rieletto alle ultime elezioni. È considerato uno dei più stretti collaboratori di Raggi, ma anche un suo amico personale: Frongia guidava la macchina con cui Raggi è arrivata per la prima volta al Campidoglio, il palazzo che ospita l’ufficio del sindaco della città. Romeo invece è ex funzionario del Comune con competenza sulle aziende partecipate, considerato molto vicino a Marra: assieme a lui fu accusato dall’ex capo di gabinetto Carla Raineri – che poi si è dimessa – di aver agito per escludere dall’amministrazione le persone che non facevano parte dei collaboratori di Raggi, proprio come Raineri.

I primi mesi dell’amministrazione Raggi sono stati molto difficili, fra le dimissioni di diversi dirigenti di settembre, il caso di Paola Muraro – l’assessore all’Ambiente da mesi indagata per gestione illecita di rifiuti, dimessasi a dicembre dopo aver ricevuto un avviso di garanzia – quello di Marra e più di recente il sequestro di documenti inerenti ai primi mesi dell’amministrazione da parte della polizia. In un post su Facebook, Beppe Grillo ha certificato le difficoltà di Raggi, spiegando:

Sono stati fatti degli errori che Virginia ha riconosciuto: si è fidata delle persone più sbagliate del mondo. Da oggi si cambia marcia. Bisogna riparare agli errori fatti per fugare ogni dubbio. L’attività fatta da persone che si sono dimostrate inaffidabili sarà attentamente vagliata e opportunamente annullata o riesaminata da cima a fondo.

Governare Roma è più difficile di governare il Paese. Lo sapevamo e non intendiamo sottrarci a questo compito assegnatoci dal popolo. E’ la nostra sfida più importante, ma anche quella più difficile e c’è bisogno del supporto di tutto il MoVimento 5 Stelle per vincere questa battaglia. Combatteremo con le unghie e con i denti perchè Roma cambi, ma in un ambiente così corrotto e marcio dobbiamo aspettarci di tutto. A breve defineremo un codice etico che regola il comportamento degli eletti del MoVimento 5 Stelle in caso di procedimenti giudiziari. Ci stanno combattendo con tutte le armi comprese le denunce facili che comunque comportano atti dovuti come l’iscrizione nel registro degli indagati o gli avvisi di garanzia. Nessuno pensi di poterci fermare così. Mettiamo la barra dritta e avanti tutta.