La Camera ha votato la fiducia al governo Gentiloni

Con 368 voti a favore, 105 contrari e l'aula semivuota senza M5S, Lega Nord e ALA di Denis Verdini: domani toccherà al Senato

(ANSA/ALESSANDRO DI MEO)
(ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

Il governo Gentiloni ha ottenuto la fiducia della Camera con 368 voti a favore e 105 contrari. Alla votazione non hanno partecipato i deputati della Lega Nord, del Movimento 5 Stelle e di ALA di Denis Verdini. Il voto favorevole era dato per scontato, considerato l’ampio margine di cui gode la maggioranza alla Camera, mentre domani le cose saranno un po’ più complicate al Senato, dove il governo Gentiloni potrà contare su un numero di senatori solo di poco sufficiente per ricevere la fiducia.

Paolo Gentiloni ha tenuto il suo discorso per illustrare il programma del governo, che ieri sera ha prestato giuramento davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante una cerimonia al palazzo del Quirinale. Nelle sue dichiarazioni, ha riconosciuto il ruolo del governo Renzi e i progressi raggiunti dai suoi ministri, che hanno conservato quasi tutti i loro incarichi nel nuovo governo. Gentiloni ha detto che le priorità restano il lavoro, il rilancio dell’economia, la ricostruzione dopo il terremoto e le attività per favorire l’approvazione di una nuova legge elettorale, ricordando che un esito positivo dipenderà dai partiti in Parlamento e dalla loro disponibilità a trovare un accordo. Il suo discorso è durato poco più di 20 minuti ed è stato accolto piuttosto freddamente dall’aula, con due soli applausi. Nella replica al dibattito seguito alle sue dichiarazioni, Gentiloni ha spiegato che l’azione di governo proseguirà fino a quando ci sarà il sostegno della maggioranza, poi ha criticato il M5S per non essere in aula, ricordando che “il Parlamento non è un social network”.

Domani si riprende in Senato alle 9:30 con la discussone generale fino alle 13, poi la replica di Gentiloni, le dichiarazioni di voto nel primo pomeriggio e infine il voto. Il governo dovrebbe quindi ottenere la fiducia del Parlamento in tempo per l’Eurogruppo di giovedì 15 dicembre, prima occasione internazionale da presidente del Consiglio per Paolo Gentiloni.

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