Renzi si è dimesso, c’è una crisi di governo

Dopo la direzione nazionale del PD è andato al Quirinale: giovedì cominceranno le consultazioni di Sergio Mattarella

(EPA/GREGOR FISCHER)
(EPA/GREGOR FISCHER)

Con 173 voti a favore il Senato ha votato la fiducia sull’articolo 1 della legge di bilancio, facendo così cadere gli emendamenti presentati dall’opposizione e permettendo di approvare rapidamente il resto della legge di bilancio (le votazioni sono ancora in corso). Poco dopo Matteo Renzi ha scritto su Twitter che si sarebbe dimesso alle 19: lo aveva annunciato subito dopo la sconfitta al referendum di domenica, ma aveva successivamente accolto la richiesta del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di portare a termine l’approvazione della legge di bilancio prima di lasciare. Nel pomeriggio c’è stata la direzione nazionale del Partito Democratico, l’altro evento molto importante della giornata di oggi. Renzi non ha preso impegni stringenti, ha confermato che si dimetterà e che continuerà a esercitare l’ordinaria amministrazione in attesa della scelta del suo successore. Non ha parlato di dimissioni da segretario del PD e ha detto che il partito valuterà la possibilità di sostenere un nuovo governo, con l’appoggio anche delle forze di opposizione. Intorno alle 20 è arrivata la conferma delle dimissioni di Renzi, che ha formalmente avviato la crisi di governo.

Le foto della giornata di oggi in Senato:

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