Un trucco per nuotare più velocemente

Dipende da quanto si aprono le dita, ha osservato un gruppo di fisici facendo qualche esperimento

(Adam Pretty/Getty Images)
(Adam Pretty/Getty Images)

In una gara di nuoto poche frazioni di secondo possono essere determinanti per battere gli avversari e arrivare primi alla fine della vasca, e ogni variabile per spostarsi più velocemente in acqua conta, oltre alla forza fisica. Negli anni sono state studiate e perfezionate diverse soluzioni, compreso l’impiego di costumi idrodinamici, ma ora uno studio presentato alla conferenza annuale dell’American Physical Society Division of Fluid Dynamics (Portland, Oregon) suggerisce che sono le mani la via verso una nuotata più veloce.

Il fisico Willem van de Water della Eindhoven University of Technology, Paesi Bassi, ha costruito con i suoi colleghi una serie di mani e braccia artificiali utilizzando una stampante 3D, per valutare l’influenza delle posizioni delle dita quando si nuota. Nei vari modelli, indice, medio, anulare e mignolo erano aperti tra di loro con una diversa angolazione: 0°, 5°, 10°, 15° o 20°, mentre il pollice era mantenuto sempre nella stessa posizione. I ricercatori hanno poi messo i modelli all’interno di una galleria del vento, per valutare la resistenza posta dalle mani artificiali all’aria, escludendo in questo modo le interferenze che si sarebbero registrate in acqua a causa delle onde superficiali.

Nella ricerca si dice che il modello con le dita aperte di 10° ha creato la maggiore resistenza, perché in quella configurazione l’apertura delle dita è tale da ostruire lo stesso il passaggio dell’acqua. Semplificando, è come se si ottenesse l’occupazione di una superficie più grande – e quindi la possibilità di spostare più acqua – mentre si sta nuotando, rendendo più efficiente ogni bracciata e facendo aumentare di conseguenza la velocità del nuotatore.

Secondo i ricercatori, si possono ottenere sensibili miglioramenti aprendo lievemente le dita, soprattutto quando si nuota a stile libero. La ricerca contiene anche alcune stime sul guadagno in velocità, tenendo conto delle dimensioni delle mani e del ritmo di ogni bracciata: l’apertura delle dita di 10° permette di aumentare la velocità di un nuotatore del 2,5 per cento, rispetto allo stesso atleta quando nuota mantenendo le dita chiuse. Nel caso di una gara di stile libero su una distanza di 50 metri, si può ottenere un vantaggio di alcuni decimi di secondo, determinanti per la vittoria. Non si può comunque escludere che molti nuotatori aprano già le loro dita di poco mentre stanno nuotando, istintivamente e senza particolari pensieri sulla fluidodinamica.