La storia della moglie di Brunetta

Ha detto a Libero di essere stata lei a gestire l'account Twitter "Beatrice Di Maio", che pubblicava notizie false pro-M5S ed era stato denunciato per calunnia e diffamazione

Il titolo principale sulla prima pagina di Libero di questa mattina è “Brunetta e consorte. Attenti a questi due”, che con una grande foto di Renato Brunetta e sua moglie Tommasa Giovannoni Ottaviani rimanda a un articolo in cui si spiega che lei, Giovannoni Ottaviani, è la persona dietro all’account Twitter “Beatrice Di Maio”, di cui si è parlato molto poche settimane fa per via della sua strana propaganda a favore del Movimento 5 Stelle, delle notizie false che spesso metteva in circolazione e per una denuncia per calunnia e diffamazione da parte del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti.

La notizia della vera identità di Beatrice Di Maio, questa mattina, è molto commentata online: Libero l’ha raccontata anche con un’intervista a Giovannoni Ottaviani di Franco Bechis, che dice di essere risalito alla sua identità “al termine di una lunga ricostruzione, di decine di testimonianze raccolte e ovviamente della soffiata giusta ricevuta”.

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Nell’intervista, Giovannoni Ottaviani racconta di non essere una militante del Movimento 5 Stelle e di aver scelto il nome “Beatrice Di Maio”, che riprende il cognome dell’importante dirigente del M5S Luigi Di Maio, solo per una coincidenza. A Bechis ha detto di essere dispiaciuta di quello che è successo, della denuncia ricevuta – fatta da Jacopo Iacoboni sulla Stampa, pochi giorni fa – e delle accuse di essere parte di una più ampia e lucrativa organizzazione di propaganda del Movimento 5 Stelle.

«Ho le mie idee. Non sono una militante del Movimento 5 stelle, non conosco nessuno personalmente», ha detto Giovannoni Ottaviani, «Ho fatto amicizia virtuale con tanti, e altre persone che avevano idee simili. Quello che pensavo ho scritto, sempre con ironia. Molte volte si trattava di battute, di satira, con la libertà tipica della rete. Non ho giocato, ero io con il mio animo, le mie passioni politiche, il mio impegno civile e i miei rapporti di affettività. Io sono Bea e porto nel cuore questa esperienza…».

Giovannoni Ottaviani dice anche che Renato Brunetta, parlamentare di Forza Italia ed ex ministro della Pubblica amministrazione, non sapeva che ci fosse lei dietro all’account di Beatrice Di Maio e di averglielo detto solo pochi giorni fa: «Eravamo davanti alla tv io e Renato. Stavamo vedendo Enrico Mentana che nel suo tg stava facendo vedere una foto dei tweet di Beatrice di Maio. Raccontava che il M5S diceva di non saperne niente e faceva un appello a Bea di venire fuori, rivelare la sua identità. A quel punto ho guardato mio marito e gli ho detto: “Amore, ti dovrei dire una cosa…”». Una delle tesi presentate da Libero in prima pagina è che Giovannoni Ottaviani e Brunetta fossero d’accordo per danneggiare gli avversari politici di Brunetta.

Dell’account di Beatrice Di Maio, che ora è stato cancellato, si era cominciato a parlare poche settimane fa dopo la denuncia per calunnia da parte del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti, per via di alcuni messaggi diffamatori in cui Lotti e altri politici del Partito Democratico, tra cui anche Matteo Renzi e Graziano Delrio, venivano per esempio chiamati mafiosi. Iacoboni aveva descritto così i tipici tweet che pubblicava l’account, mischiando imprecisioni, insinuazioni e notizie del tutto false:

Scrive cose gravissime sulla presidenza della Repubblica: «Per alcuni il silenzio è d’oro… quello di Mattarella è d’oro nero!». E sotto, una foto del Quirinale con il tricolore e la bandiera della Total. Inutile sottolineare l’accostamento ingiurioso, Mattarella non è stato lambito dall’inchiesta lucana. Beatrice twitta «il governo trema. Da Potenza agli aeroporti inchiesta da paura. Renzi: “Io non mi fermo”» e sotto, una foto di Charlot che scappa all’impazzata. Ma Renzi non è mai stato indagato in Basilicata nell’inchiesta su Temparossa.

L’account di Beatrice Di Maio aveva una popolarità tutto sommato limitata – circa 14.000 follower – ma era stato raccontato come parte di un più ampio network di account di propaganda legati al Movimento 5 Stelle, cosa che questa ricostruzione smentirebbe. Tommasa Giovannoni Ottaviani, detta Titti è nata nel 1963, di lavoro fa l’arredatrice d’interni ed è sposata con Renato Brunetta dal 2011.