Lo sciopero della scuola di lunedì 14 novembre

È stato indetto dal sindacato ANIEF, che ha anche organizzato una manifestazione a Roma davanti a Montecitorio, ed è nazionale

(ANSA/ALESSANDRO DI MEO)
(ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

Lunedì 14 novembre ci sarà uno sciopero degli insegnanti e del personale Ata – gli assistenti tecnico-amministrativi – indetto a livello nazionale dall’Associazione Sindacale Professionale (ANIEF). Lo sciopero della scuola è stato organizzato per protestare in particolare contro la legge di stabilità che «non rilancia l’istruzione pubblica e lascia immutate le ingiustizie introdotte dalla riforma Renzi-Giannini», cioè la legge 107 del 2015 (la cosiddetta “Buona scuola”). Oltre allo sciopero, che durerà tutto il giorno, ci sarà anche una manifestazione a Roma: dalle 8.00 alle 13.00 ci sarà un sit-in davanti a Palazzo Montecitorio, sede della Camera. ANIEF ha messo a disposizione dei pullman che partiranno da alcune città italiane per portare a Roma chi vorrà partecipare alla manifestazione.

Tra le numerose richieste, ANIEF chiede che gli insegnanti nelle graduatorie siano assunti e che nelle graduatorie a esaurimento – quelle a cui sono iscritti i docenti abilitati all’insegnamento entro il 2008 – siano inseriti gli insegnanti abilitati dopo il 2011e i diplomati magistrali. Chiede anche che siano fatte nuove assunzioni sia per il personale Ata che per i docenti che hanno già lavorato più di tre anni sostituendo altre persone; che ci siano più insegnanti di sostegno per gli studenti disabili; che anche al personale con un contratto a tempo determinato siano estesi gli scatti stipendiale e il bonus di 500 euro per l’aggiornamento, e la possibilità di partecipare al prossimo concorso per dirigenti scolastici, se in servizio da almeno cinque anni.

Un’altra richiesta molto importante portata avanti da questo sciopero non riguarda chi già insegna, ma chi vorrebbe insegnare e non può: i neolaureati che non hanno ancora potuto fare il tirocinio formativo attivo (comunemente chiamato TFA) dato che il bando per poterlo fare, inizialmente previsto per prima dell’estate, non è ancora uscito. ANIEF chiede che anche i neolaureati possano accedere alla terza fascia delle graduatorie d’istituto e ai concorsi per avere una cattedra.