Facebook ha dato per morti due milioni di utenti

Per via di un guasto durante l'aggiornamento delle pagine "commemorative", quelle di utenti morti realmente: Facebook ha risolto e chiesto scusa

L’11 novembre Facebook ha avuto un problema tecnico che per qualche ora ha fatto uscire un avviso che comunicava la morte di circa due milioni di suoi utenti, compreso il suo fondatore Mark Zuckerberg. Come ha scritto The Verge, «Facebook sta mettendo fine a una delle più lunghe settimane della storia americana dicendo a tutti che sono morti». L’errore ha a che fare con un aggiornamento dei profili “commemorativi“, cioè quelli degli utenti che sono morti: esistono dal 2015 e servono per permettere a familiari o amici di un utente che è morto di gestire la loro pagina e di trasformarla in un account leggermente diverso e più simile a una bacheca commemorativa.

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La comunicazione della morte dei circa due milioni di utenti – che non sembra aver riguardato utenti italiani – è avvenuta tramite un messaggio comparso sul profilo di ciascun utente che invitava le persone a celebrare la vita del morto, condividendo qualche bel ricordo. Dopo qualche ora Facebook si è accorto del problema, ha riportato in vita tutti i non-morti, e un suo portavoce ha spiegato: «Oggi, per un breve periodo, un messaggio che sarebbe dovuto comparire sulle pagine “commemorative” è finito anche su altri account. È stato un errore terribile, ma ora abbiamo rimediato. Ci dispiace molto per quello che è successo e abbiamo fatto il possibile per risolvere ogni problema il più velocemente possibile».

Anche escludendo il guasto momentaneo di ieri, il problema della gestione dei profili Facebook di utenti morti (per davvero) esiste da anni, e diventerà sempre più importante. Facebook ha circa 1,7 miliardi di utenti; alcuni di loro sono già morti, alcuni di loro – si parla di decine di migliaia – muoiono ogni giorno: si arriverà logicamente a un punto in cui i profili di persone che nel frattempo saranno morte sarà maggiore di quello dei vivi. È il motivo per cui Facebook ha pensato ai profili “commemorativi”. Funzionano così: nome e cognome dell’amico morto vengono preceduti dalla scritta “In ricordo di” e viene aggiunta una separazione evidente tra i contenuti che aveva caricato e quelli nuovi, che i suoi amici possono decidere di condividere sul profilo per ricordarlo. Tutti i post pubblicati in precedenza restano visibili e congelati, con le impostazioni per la privacy che aveva scelto la persona morta.

Per rendere commemorativo un account si deve inviare una domanda a Facebook, utilizzando questo modulo nel quale si devono inserire nome e cognome del deceduto, la data della sua morte e un link a una fonte di qualche tipo in cui si parla del suo decesso. L’assistenza di Facebook verifica le informazioni e infine trasforma il profilo interessato. Grazie al nuovo “contatto erede” diventa possibile cambiare alcune cose del profilo. In alternativa ci si può scegliere un “contatto erede“, che si prenderà cura della pagina commemorativa del defunto.