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  • Sabato 12 novembre 2016

L’attacco alla base americana di Bagram

È la più grande rimasta in Afghanistan: sono morte 4 persone, i talebani hanno rivendicato l'attacco

La base militare americana di Bagram, in Afghanistan (CTK via AP Images)
La base militare americana di Bagram, in Afghanistan (CTK via AP Images)

Sabato mattina quattro persone sono morte e 17 sono rimaste ferite in un attacco suicida alla più grande base militare americana dell’Afghanistan, quella di Bagram, a un’ora di macchina a nord di Kabul. I morti erano tutti americani: erano due soldati dell’esercito e due soldati di professione, ha riferito il Pentagono. I talebani hanno rivendicato l’attacco attraverso una dichiarazione del loro portavoce Zabihullah Mujahid. Non è la prima volta che la base di Bagram viene attaccata dai talebani: solitamente però gli attacchi avvengono all’esterno della base perché ci sono molti controlli di sicurezza ed è difficile che una persona riesca a entrare armata nella base senza permesso.

Secondo una ricostruzione di Abdul Wahid Sediqi, portavoce del governatore della provincia di Parwan, un uomo è riuscito a entrare nella base a piedi, in mezzo a un gruppo di persone che lavorano nella struttura; arrivato in una zona dedicata ai pasti, l’uomo si è fatto esplodere. Molte persone si trovavano nella base di Bagram per le celebrazioni del Veterans Day – la festa nazionale americana istituita per onorare i veterani dell’esercito, che si celebra l’11 novembre.

https://twitter.com/ResoluteSupport/status/797323011502309376

https://twitter.com/ResoluteSupport/status/797455040067891200

La maggior parte dei 10mila soldati americani che si trovano ancora in Afghanistan in seguito al parziale ritiro delle truppe avviato nel 2015 vive proprio nella base di Bagram. Secondo Sediqi le persone che sono morte o rimaste ferite nell’attacco sono in parte afgane in parte straniere, ma la notizia non è stata confermata da fonti americane. Il generale americano John W. Nicholson, comandante dell’Operazione Resolute Support in Afghanistan, ha detto in un comunicato: «Alle famiglie e agli amici delle persone che sono rimaste ferite nell’attacco di oggi voglio assicurare che riceveranno le migliore cure possibili e che oggi li avremo nei nostri pensieri».

Nell’ottobre del 2015 il presidente americano Barack Obama aveva spiegato che i soldati americani presenti in quel momento sul territorio afghano sarebbero rimasti lì per la maggior parte del 2016. Fra la fine di quest’anno e l’inizio del 2017 il loro numero sarà invece ridotto a 5.500: non è chiaro se l’attacco di oggi cambierà questi piani.