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  • Giovedì 10 novembre 2016

In Grecia hanno sospeso il calcio

Qualcuno ha dato fuoco all'abitazione del presidente dell'associazione degli arbitri e la federazione calcistica sospetta che siano stati dei tifosi

)ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images)
)ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images)

Mercoledì pomeriggio la federazione calcistica greca ha deciso di sospendere tutti i campionati nazionali di calcio dopo l’incendio doloso all’abitazione di Georgios Bikas, presidente dell’associazione arbitrale greca. La decisione della federazione è arrivata anche in seguito alle minacce ricevute da tre membri della commissione arbitrale negli ultimi giorni. Fino a quando la polizia non farà chiarezza sulle cause dell’incendio, la federazione – commissariata dalla FIFA dopo i frequenti casi di corruzione – ha comunicato che tutti i campionati di calcio nazionali resteranno fermi. È la terza volta nelle ultime quattro stagioni che il campionato greco viene sospeso, sempre per motivi legati a fatti violenti accaduti dentro e fuori gli stadi.

Lo scorso marzo era stato il governo a decidere la sospensione di tutte le gare della Coppa di Grecia dopo gli incidenti tra tifosi e polizia accaduti durante la semifinale del torneo tra PAOK Salonicco e Olympiakos, che a cinque minuti dalla fine avevano causato la sospensione definitiva della partita. In tre occasioni il governo è dovuto interviene direttamente per sospendere un torneo a causa dei numerosi episodi di violenza che si verificano da tempo: a settembre del 2014 il campionato venne sospeso temporaneamente dopo la morte di un tifoso, due mesi dopo fu sospeso una seconda volta per l’aggressione ad un arbitro di prima divisione e un anno fa venne sospeso a causa dei violenti scontri tra i tifosi del Panathinaikos e le forze dell’ordine durante il derby di Atene giocato in casa contro l’Olympiakos.

Gli incidenti che si verificano quasi abitualmente durante le partite di calcio in Grecia non sono causati dalla semplice rivalità fra le squadre, ma sono una sorta di “protesta” delle tifoserie organizzate del paese, che accusano la federazione calcistica e la squadra più ricca del paese, l’Olympiakos, di aver creato un sistema che manipola i risultati delle partite di campionato e corrompe funzionari e arbitri. Secondo le accuse, uno degli elementi di questa organizzazione sarebbe il proprietario dell’Olympiakos, Evangelos Marinakis, che fu anche vicepresidente della federazione tra il 2010 e il 2011. Marinakis, insieme ad altre ventotto persone (tutte legate al mondo del calcio), è in attesa di un processo con l’accusa di frode, estorsione e corruzione.

Nella passata stagione, l’Olympiakos ha vinto il campionato greco il 28 febbraio, con 6 turni di anticipo e 18 punti di vantaggio sull’AEK Atene, secondo in classifica. Probabilmente lo vincerà anche quest’anno, avendo già sette punti di vantaggio sui rivali del Panathinaikos, squadra allenata dall’italiano Andrea Stramaccioni, ex di Inter e Udinese: se dovesse riuscirci sarebbe il suo settimo titolo di fila.