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  • Domenica 6 novembre 2016

L’Economist appoggia Lord Farage

Perché la seconda Camera britannica è così poco democratica che si merita di accogliere il vincitore del referendum

( DANIEL LEAL-OLIVAS/AFP/Getty Images)
( DANIEL LEAL-OLIVAS/AFP/Getty Images)

In un articolo un po’ serio un po’ no, l’Economist ha sostenuto che Nigel Farage, storico leader del Partito per l’Indipendenza del Regno Unito (UKIP), dovrebbe essere nominato alla Camera dei Lord, una delle due camere in cui è diviso il Parlamento britannico. La richiesta di nominare Farage alla Camera dei Lord è stata avanzata nelle scorse settimane da diversi leader dell’UKIP. L’argomentazione seria dell’Economist a sostegno della nomina di Farage è che dato che i seggi della Camera dei Lord sono nominati dal governo, è ingiusto che nessuno di loro sia stato assegnato all’UKIP (che comunque ha una piccola delegazione grazie a tre lord di nomina conservatrice che hanno aderito al partito). L’argomentazione meno seria è che Farage ha passato 17 anni della sua carriera nel Parlamento Europeo, in cui si è lamentato a tal punto delle inefficienze del sistema che gli elettori britannici hanno deciso di non eleggere più europarlamentari: eletto alla Camera dei Lord, potrebbe puntare allo stesso obbiettivo.

La Camera dei Lord risale ai tempi dell’Inghilterra medioevale, quando il primitivo parlamento dell’epoca si separò in una camera alta dove sedevano vescovi e membri della grande aristocrazia, e una camera bassa che ospitava i rappresentanti delle città e i piccoli aristocratici di campagna. Nei secoli successivi, l’influenza della Camera dei Comuni (o “Camera bassa”) aumentò mano a mano che cresceva l’influenza di mercanti e borghesi rispetto a quella dei grandi aristocratici. Nel corso dell’Ottocento e poi del Novecento, il potere dei Lord venne ulteriormente eroso man mano che i principi democratici si radicavano sempre più estesamente, fino ad arrivare ad oggi, quando i Lord e la loro Camera sono diventati quasi soltanto un costoso organo simbolico. Attualmente la Camera dei Lord ha 810 membri, secondo i suoi critici un numero eccessivo per una Camera sostanzialmente cerimoniale. Nel Regno Unito circolano periodicamente proposte di riforma o abolizione della Camera dei Lord, finora mai portate a termine.

Da diversi anni è consuetudine che il primo ministro nomini i Lord sulla base sia del voto popolare sia della composizione della Camera dei Comuni. Spiega l’Economist che nessuno dei due approcci giustifica il fatto che l’UKIP sia tuttora fuori dalla Camera dei Lord:

In quanto a voti, da più di dieci anni l’UKIP ne raccoglie di più di vari piccoli partiti che pure sono rappresentati nella Camera dei Lord: alle elezioni parlamentari dell’anno scorso [quando ha ottenuto il 12,7 per cento dei voti totali] ha eclissato persino i Liberal-Democratici, che contano 104 membri fra i Lord. Finora il governo ha sostenuto di poter ignorare l’UKIP perché non era mai riuscito ad ottenere un singolo seggio alla Camera dei Comuni [nel Regno Unito, ciascuna circoscrizione elegge un deputato], cosa che diversi altri piccoli partiti erano riusciti a fare nel corso degli anni. Nel 2014 però questo argomento è decaduto, dato che l’UKIP ha ottenuto il suo primo seggio alla Camera dei Comuni. L’ingiustizia è oggi lampante.

Lo squilibrio è ancora più evidente se si pensa che lo UKIP è stato il principale partito che ha sostenuto la campagna del Leave al referendum su Brexit, e che indirettamente ha causato la sconfitta e le dimissioni dell’ex primo ministro David Cameron. Conclude l’Economist:

Lo UKIP è stato il terzo partito più votato nel Regno Unito. Che ancora oggi debba mendicare un singolo membro alla screditata camera alta è uno scandalo. Nigel Farage dovrebbe essere nominato Lord assieme a un gruppo di suoi colleghi, a prescindere dalle loro sciocche posizioni. […] Farage non è moralmente indegno di entrare in un’assemblea che al momento comprende diverse persone condannate per dei reati. Qualsiasi lamentala sul tema può essere inoltrata al comitato etico dei Lord, il cui presidente l’anno scorso si è dovuto dimettere dopo essere stato filmato mentre sniffava una polverina bianca dal seno di una prostituta.