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  • Venerdì 4 novembre 2016

Che succede tra la Gazzetta dello Sport e la Juventus

Un articolo ha riportato alcune frasi che Buffon avrebbe detto ai suoi compagni dopo la vittoria contro il Napoli, ma il club ha detto che non c'è niente di vero

Venerdì mattina, con un comunicato ufficiale pubblicato sul suo sito, la Juventus ha smentito un articolo pubblicato nello stesso giorno a pagina quindici della Gazzetta dello Sport, in cui viene riportato, con ampi passaggi virgolettati, il contenuto di quello che sarebbe stato il discorso fatto dal capitano della squadra Gianluigi Buffon ai suoi compagni, negli spogliatoi dello Juventus Stadium dopo la vittoria contro il Napoli di sabato sera. Nell’articolo, scritto da Giovanni Battista Olivero, si legge:

Un capitano vero è quello che “vede” il pericolo quando ancora è lontano e così lo neutralizza più facilmente. Così, mentre nello spogliatoio bianconero si sprecavano i sorrisi, Gigi ha spento l’entusiasmo e ha cominciato a parlare: «Ragazzi, così non si va da nessuna parte – il discorso di Buffon, parola più parola meno –. In Italia vinciamo perché gli altri si scansano, ma in Europa non succede e non succederà. In Italia le uniche due squadre che non si sono scansate ci hanno battuto (riferimento alle sconfitte con Inter e Milan, ndr). Serve più personalità, più grinta, più voglia di aiutarsi, altrimenti ci complicheremo la vita in campionato e soffriremo in Champions». Tutti zitti. I senatori, quelli che con Buffon condividono la grande avventura del quinquennio bianconero, hanno annuito, consapevoli quanto Gigi del sottile rischio che la Juve sta correndo.

Il comunicato della Juventus pubblicato venerdì mattina poco dopo le 10, ha però smentito il contenuto dell’articolo:

Dopo verifiche interne si comunica che quanto scrive oggi la Gazzetta dello Sport nell’articolo dal titolo” E Buffon alza di nuovo la voce…” è falso e ha l’unico obiettivo di alimentare un pregiudizio denigratorio nei confronti della Juventus, dei suoi tesserati e dei suoi tifosi.

Il pregiudizio denigratorio di cui parla la Juventus si riferisce alle parole attribuite a Buffon, in special modo alla frase in cui dice che le altre squadre si “scansano” quando giocano contro la Juventus: un’espressione che qualcuno ha interpretato come un riferimento a una presunta arrendevolezza degli avversari della Juventus in campionato. A sua volta, la Gazzetta dello Sport ha pubblicato una replica al comunicato della Juventus, in cui conferma la veridicità dell’articolo di Olivero e spiega l’uso delle parole contestate dalla Juventus:

La Gazzetta dello Sport conferma in toto la veridicità dell’articolo pubblicato oggi a proposito del discorso pronunciato da Buffon nello spogliatoio della Juve. In quanto al verbo “scansarsi” che ha generato molte reazioni, era usato esclusivamente per fare riferimento alla scarsa convinzione di vittoria da parte di altre squadre quando queste affrontano la Juve, a causa di una superiorità dei bianconeri che spesso viene inconsciamente riconosciuta dagli avversari.

La Gazzetta dello Sport respinge poi al mittente l’accusa “di alimentare un pregiudizio denigratorio nei confronti della Juventus, dei suoi tesserati e dei suoi tifosi”.

Nell’edizione di sabato 5 novembre, la Gazzetta dello Sport ha inoltre pubblicato un editoriale del suo direttore, Andrea Monti, in cui ribadisce il fraintendimento delle parole contestate dalla Juventus:

Siccome tutto questo è incontestabile, i coltivatori intensivi di zizzania di cui il web è produttore instancabile si attaccano al concetto di “avversari che in Italia si scansano” e strillano all’offesa. Bene, anche qui ci vuole molta ma molta fantasia per equivocare sulla constatazione dell’evidente strapotere della Signora in campionato. O per pensare che qualcuno voglia attribuire le sue vittorie alla compiacenza degli avversari. La realtà è più semplice: cosa fate se vi punta un treno diretto, un carrarmato, uno schiacciasassi, una pullman carico di cannibali capaci di divorarsi cinque scudetti a fila? Vi scansate per non essere arrotati, cercate di limitare i danni, vi disponete psicologicamente ad attutire l’urto, ad aggirare il nemico, a non cadere dritti nel suo pentolone. Cautele che nel calcio corrispondono solitamente a coprirsi e ad accettare l’iniziativa dell’avversario giocando di rimessa. Purtroppo la storia insegna che, con questa Juve, il trucco non funziona e otto volte su dieci tu prendi gol e loro fanno tre punti senza neppure dannarsi l’anima. Tutto qui.