What is Nutella?

Negli Stati Uniti è considerata una "guarnizione per dolci" ma Ferrero non è d'accordo, e vorrebbe cambiare il modo in cui sono indicate le proprietà nutrizionali sull'etichetta

di Anna Edney – Bloomberg

(Justin Sullivan/Getty Images)
(Justin Sullivan/Getty Images)

Gli americani stanno usando la Nutella più sul pane tostato a colazione e meno sul gelato, e quindi il governo statunitense potrebbe cambiare alcune indicazioni sull’etichetta della famosa crema spalmabile. Dal momento che negli Stati Uniti oggi la Nutella viene consumata più a colazione che come guarnizione sui dolci, la Food and Drug Administration (FDA), l’ente del governo che regolamenta i prodotti alimentari e quelli farmaceutici, sta esaminando la possibilità di ridurre da due cucchiai a uno la “porzione di riferimento” di Nutella, quella che viene mostrata sulle etichette dei prodotti alimentari statunitensi e su cui viene misurato il contenuto di grassi e calorie per renderlo più comprensibile ai consumatori. Il “cucchiaio”, tablespoon o tablespoonful in inglese, è una diffusa unità di misura del cibo e corrisponde circa a 15 grammi di un certo prodotto. La modifica nell’indicazione della “porzione di riferimento” dimezzerebbe il contenuto di grassi e calorie che i clienti americani leggono sull’etichetta.

Ferrero – l’azienda italiana che produce la Nutella – negli Stati Uniti pubblicizza la crema come sostituto del burro o degli sciroppi da mettere su pancake, pane e frutta a colazione. Ferrero aveva richiesto nel 2014 all’FDA di cambiare la porzione indicata sull’etichetta americana da 30 a 15 grammi, in modo da allinearla a quella di altri prodotti come il miele e le marmellate. Stando a un documento pubblicato online, martedì primo novembre l’FDA ha chiesto informazioni sull’uso tipico della Nutella e le quantità con cui viene solitamente consumata. Se l’FDA dovesse dare ragione a Ferrero, la quantità di grassi e calorie indicate sulle etichette americane e calcolate in base alla porzione di riferimento di 30 grammi – che attualmente sono di poco inferiori a 200 calorie e 11 grammi – risulterebbe dimezzata. Secondo Ferrero anche Regno Unito, Francia e Australia, oltre all’Italia, indicano in 15 grammi la porzione consigliata di Nutella. Ferrero non ha risposto alle richieste di commenti.

Negli Stati Uniti l’FDA è l’organo responsabile della definizione delle «quantità di riferimento consumate di norma», o RACC, per 139 categorie di prodotti alimentari, tra cui i biscotti, gli involtini con le uova nell’impasto, il caffè, la pasta, il burro, la frutta in scatola e il tofu. La classificazione delle RACC aiuta a determinare la porzione di riferimento.

Nel 1993 l’FDA stabilì che la Nutella rientrava nella categoria di prodotti chiamata “altre guarnizioni per dolci”. L’indicazione della porzione da 30 grammi sulle etichette americane di Nutella potrebbe spingere le persone a pensare di dover usare quella quantità di crema sul pane e confondere i clienti americani quando confrontano i valori nutrizionali della Nutella con quelli di altre creme che hanno porzioni di riferimento minori, ha detto Ferrero all’FDA. «Dal momento che la Nutella viene usata nello stesso modo delle marmellate e delle gelatine, l’uniformità nei valori delle RACC permetterebbe ai clienti di fare confronti nutrizionali informati tra questi tre prodotti simili», ha scritto Ferrero nella sua richiesta all’FDA. La porzione di riferimento, infatti, non è una porzione consigliata, ma una quantità ritenuta dalla FDA “tipica” del consumo di un certo prodotto e quindi scelta come riferimento per indicarne i valori nutrizionali.

Gli ingredienti della Nutella sono zucchero, olio di palma, nocciole, cacao, latte, lecitina e vanillina. Nel 2014 Ferrero, che tra gli altri fa anche i prodotti del marchio Kinder e i Ferrero Rocher, ha consumato il 25 per cento della fornitura mondiale di nocciole. Nel 2013 la Nutella ha riportato una quota di mercato del 70 per cento nel settore delle creme spalmabili al cioccolato degli Stati Uniti, secondo la società di ricerche di mercato Euromonitor. Negli ultimi anni altre aziende che producono cioccolato, come Hershey e J.M. Smucker, sono entrate nel mercato americano delle creme spalmabili a base di cioccolato, e anche loro potrebbero beneficiare di una modifica alle indicazioni delle porzioni. Nella sua richiesta all’FDA Ferrero ha scritto che nel 2012 il 74 per cento della Nutella consumata negli Stati Uniti è stata usata sul pane, contro il due per cento sul gelato: un cambiamento drastico rispetto al 1991, quando gli americani consumavano l’8 per cento della Nutella sul pane e il 27 per cento sul gelato.

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