Tutte le Tesla ora sono predisposte per la guida automatica

Elon Musk ha annunciato che da ora in poi le sue auto elettriche saranno prodotte con decine di nuovi sensori che un giorno le faranno guidare da sole

(Justin Sullivan/Getty Images)
(Justin Sullivan/Getty Images)

Tesla ha annunciato che tutte le sue nuove automobili prodotte da qui in poi saranno dotate delle “strumentazioni necessarie per essere autonome nella guida”. La novità riguarda tutti i tipi di auto elettriche prodotte dell’azienda statunitense, di proprietà di Elon Musk, dalle Model S alle Model X passando per le Model 3, le berline disponibili dal prossimo anno con cui Tesla confida di entrare nella produzione di massa di veicoli. Questo non significa che le Tesla si guideranno da subito da sole sulla strada: ogni automobile avrà sensori di vario tipo per farlo, ma non saranno utilizzati pienamente fino a quando non sarà stato prodotto un software sufficientemente affidabile per farli funzionare. In sostanza, saranno predisposte per la guida automatica, che sarà attivata in un secondo momento attraverso un semplice aggiornamento del loro computer di bordo.

I sensori e gli strumenti che saranno montati sulle nuove Tesla hanno un valore stimato di 8mila dollari, ma non influiranno sul prezzo finale dei vari modelli, che varia dai 134mila ai 35mila dollari. Ogni automobile elettrica avrà: 8 telecamere per una visione completa a 360 gradi e a una profondità di 250 metri, 12 sensori ultrasonici per rilevare la presenza di oggetti duri e morbidi a lunga distanza, un radar frontale per ulteriori rilevazioni di ciò che accade davanti al cofano e un nuovo computer di bordo con una potenza 40 volte superiore rispetto a quello montato sugli attuali modelli con sistemi di intelligenza artificiale.

L’anno prossimo Tesla avvierà i test di una nuova versione di Autopilot, il programma che è già installato sulle sue automobili e che consente di utilizzare funzioni di guida assistita per spostarsi nel traffico, mantenere e cambiare corsia in autostrada e parcheggiare automaticamente la propria auto. In molti casi Autopilot rende già le Tesla automobili che si guidano da sole, ma per motivi di sicurezza è richiesta sempre l’attenzione del guidatore, che deve intervenire sul volante quando il software rivela situazioni complesse e potenzialmente pericolose. Negli ultimi mesi il pilota automatico è stato utilizzato da migliaia di possessori di Tesla, cosa che ha permesso all’azienda di raccogliere molti dati sulle sue capacità e di migliorarlo. Autopilot è stato però coinvolto in incidenti stradali, alcuni mortali, molto ripresi dai giornali, a volte con toni eccessivamente allarmistici: gli incidenti si sono verificati per responsabilità degli altri veicoli e sarebbero probabilmente stati inevitabili anche nel caso in cui il pilota fosse un essere umano.

I sistemi di bordo delle Tesla possono essere aggiornati a distanza in qualsiasi momento dall’azienda, un po’ come avviene con i propri smartphone, senza la necessità di dovere portare la propria auto in un’officina o da un concessionario. L’aggiornamento avviene di solito di notte, mentre l’auto è collegata alla corrente di casa per la ricarica delle sue batterie: al mattino, quando il proprietario attiva la sua Tesla riceve una notifica dal computer di bordo sulle ultime novità installate. Le modifiche al software non riguardano solo Autopilot, ma anche altri sistemi sull’automobile: la sua meccanica è molto semplice perché i veicoli elettrici hanno minori complessità rispetto a quelli con motore a scoppio, quindi con un aggiornamento software si può anche modificare il comportamento dell’auto su strada e il mantenimento del suo assetto.

Tesla confida di raccogliere ulteriori dati sull’utilizzo di Autopilot, in modo da integrarlo meglio in futuro con i nuovi dispositivi per la guida automatica che d’ora in poi saranno di serie sulle sue automobili. Per ora non c’è un calendario preciso, ma sappiamo che entro la fine del prossimo anno Tesla intende compiere un intero viaggio da Los Angeles a New York, circa 4.500 chilometri, con un sistema di guida completamente autonomo. Dopo la dimostrazione, saranno comunque necessari altri milioni di chilometri macinati dalle Tesla con Autopilot attivo per perfezionare i sistemi e renderli ulteriormente affidabili.

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Nel corso di una breve conferenza stampa con i giornalisti, Elon Musk ha detto di essere molto ottimista sulle capacità di Tesla di diventare il principale produttore di auto elettriche che si guidano da sole. Gli annunci di Musk vanno però presi con le molle, perché tende spesso a imporre a chi lavora nelle sue aziende obiettivi molto ambiziosi da raggiungere in tempi brevi, ma irrealizzabili nella pratica in così poco tempo. A Musk va comunque riconosciuto di avere fondato Tesla appena 13 anni fa, di avere superato il concreto rischio di farla fallire e di averla resa la casa automobilistica che più di tutte sta cambiando il mercato dell’auto, con evidenti conseguenze per la concorrenza fatta dagli altri produttori in difficoltà col passaggio dal motore a scoppio a quello elettrico. Il campo di distorsione della realtà in cui vive Musk ha inoltre portato ai successi di SpaceX, altra sua azienda, diventata in pochi anni la società spaziale privata più innovativa al mondo.

Tornando alle automobili, come ricordano su Vox, finora nessuno è riuscito a sviluppare sistemi di guida completamente autonomi, nonostante a questo obiettivo stiano lavorando alcune delle più grandi aziende tecnologiche al mondo, come Alphabet. Grazie ai loro sensori che si aggiornano migliaia di volte al secondo, i computer hanno la capacità di vedere e percepire movimenti che restano sostanzialmente invisibili al nostro cervello, e hanno il vantaggio di non distrarsi mai. Il problema è che non hanno ancora la capacità di intuire quale sia il comportamento migliore da tenere nelle situazioni più ambigue al volante, per esempio quando si tratta di prevedere il movimento di un altro veicolo o di un pedone. Per ora nessun produttore ha raggiunto la piena automazione della guida, lo stadio in cui non è mai necessario l’intervento umano.

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Alcuni modelli sperimentali sono arrivati a livelli di alta automazione per tenere sotto controllo la strada, e reagire di conseguenza agli imprevisti, ma saranno necessari ancora milioni di chilometri prima che possano essere ritenuti sicuri e più affidabili di un guidatore umano. Con la novità annunciata ieri, Tesla avrà il vantaggio nel prossimo futuro di raccogliere dati e informazioni per migliorare il suo sistema di bordo direttamente dai proprietari delle sue automobili, che con la vendita di massa della nuova Model 3 diventeranno centinaia di migliaia in tempi brevi.