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  • Domenica 16 ottobre 2016

Trump le sta sparando grosse

Ha detto che Clinton forse ha assunto della droga prima del dibattito, mentre c'è una nuova donna che lo accusa: e intanto Wikileaks ha diffuso altri discorsi di Clinton

Donald Trump il 15 ottobre 2016 a Edison, in New Jersey (Kena Betancur/Getty Images)
Donald Trump il 15 ottobre 2016 a Edison, in New Jersey (Kena Betancur/Getty Images)

Il 15 ottobre una nona donna ha accusato Donald Trump, il candidato Repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti , di averla molestata sessualmente in passato. La donna si chiama Cathy Heller, e la sua accuse sono arrivate un giorno dopo quelle di Kristin Anderson e Summer Zervos. Heller ha raccontato di aver incontrato Trump una sola volta, probabilmente nel 1997, durante un pranzo organizzato per la Festa della Mamma nella tenuta di Mar-a-Lago, in Florida, di proprietà di Trump. Heller si trovava lì con la sua famiglia – i suoi suoceri erano soci del club di Mar-a-Lago – quando Trump passò tra i tavoli per salutare le persone presenti: la suocera le presentò Trump e quando Heller allungò la mano per stringere la sua, Trump l’afferrò e poi provò a baciarla. Quando Heller indietreggiò, Trump disse «Oh, dai» e ci provò nuovamente: Heller girò la testa, e così Trump la baciò solo su una parte della bocca e poi se ne andò.

Heller ha detto di essere una sostenitrice di Hillary Clinton, la candidata Democratica alle presidenziali, e a gennaio ha fatto una donazione alla sua campagna elettorale, versando la cifra massima per un privato di 2.700 dollari (circa 2.400 euro). Il comitato elettorale di Trump ha risposto a queste accuse negandole. Il portavoce della campagna Jason Miller ha detto: «È impossibile che qualcosa del genere sia successo in pubblico nel giorno della Festa della Mamma alla tenuta di Trump. A Palm Beach se ne sarebbe parlato negli ultimi vent’anni». Miller ha anche accusato i media che si occupano di questa storia di parzialità, non solo perché Heller è una sostenitrice di Clinton dichiarata, ma anche perché starebbe cercando attraverso vie legali di ottenere un risarcimento dal club di Mar-a-Lago, cosa che Heller ha negato.

Trump stesso ha scritto un tweet in cui nega che siano mai accadute le cose che Heller e altre otto donne hanno raccontato dopo la pubblicazione del video del 2005 in cui Trump si vanta in termini volgari di come può molestare sessualmente le donne essendo un personaggio famoso: «Non è mai successo nulla con queste donne. È stato tutto inventato per farmi perdere le elezioni. Nessuno rispetta le donne più di me!».

Il 15 ottobre Trump ha anche scritto un tweet in cui ha mosso a Clinton quelle che il giornalista del New Yorker Ryan Lizza ha definito le due accuse più pericolose che possano essere fatte in una campagna elettorale presidenziale: ha scritto che Clinton dovrebbe essere messa in prigione, e che le elezioni sembrano truccate.

In un comizio elettorale a Portsmouth, in New Hampshire, Trump ha anche accusato Clinton di aver partecipato al secondo dibattito presidenziale dopo aver assunto della droga. Mentre parlava del problema della dipendenza dalle droghe, Trump ha detto: «Penso che avremmo dovuto fare un test antidroga prima del dibattito. Non so cosa avesse, ma all’inizio dell’ultimo dibattito era tutta carica e poi alla fine era tipo “Oh, portatemi via” e è riuscita a malapena a raggiungere la sua auto».

Clinton ha delle nuove grane con WikiLeaks

Negli ultimi giorni sono continuati anche i guai di Hillary Clinton con WikiLeaks, anche se non è emerso niente che abbia seriamente danneggiato la campagna elettorale della candidata Democratica. WikiLeaks infatti continua a pubblicare ogni giorno dei pacchetti di email sottratte con un attacco informatico a John Podesta, il più importante consulente e stratega del comitato elettorale Democratico. Le cose più scandalose contenute nelle email pubblicate finora sono giudizi non proprio diplomatici su vari argomenti e varie persone, che secondo il giornalista politico di Time Joe Klein mostrano semplicemente che Clinton è una politica.

Tra i più recenti documenti diffusi da WikiLeaks ci sono anche le trascrizioni di tre conferenze a pagamento tenute da Clinton per la banca d’investimento Goldman Sachs. In una di queste, quella del 29 ottobre 2013, l’amministratore delegato di Goldman Sachs Lloyd Blankfein chiede a Clinton come, da segretaria di Stato, avesse gestito la situazione dopo che nel 2010 WikiLeaks aveva diffuso alcuni documenti che riguardavano capi di stato stranieri. Secondo la trascrizione Clinton avrebbe detto: «Dovetti fare un tour di scuse (…), il Clinton Apology Tour. Dovetti andare in giro a chiedere scusa a chiunque nei documenti diffusi fosse stato descritto in modo non lusinghevole». In un passaggio dell’intervento sembra che Clinton faccia un implicito riferimento a Silvio Berlusconi, che nel 2010 era presidente del Consiglio.

Clinton: «Leader che ora non nominerò, che erano descritti come vanesi, vanitosi, assetati di potere…».

Blankfein: «Certo».

Clinton: «…corrotti. Sapevamo che lo erano. Non era una cosa inventata. E io dovetti andare e dire, sapete, “i nostri ambasciatori, si sono fatti prendere la mano, vogliono tutti fare i letterati e partono per la tangente quando parlano”. Cosa posso dire. Avevo davanti a me degli uomini adulti che piangevano, letteralmente. “Sono un amico dell’America e voi dite queste cose su di me”».

Blankfein: «Quello è un accento italiano».

Clinton: «Abbia senso dell’umorismo».

Blankfein: «E quindi lei ha detto: Silvio…».

(Risate.)

Nella email alle quali le trascrizioni erano allegate sono indicate alcune frasi che hanno sollevato qualche critica a Clinton, tra cui una in cui parla di lavorare insieme alle banche per far ripartire l’economia e suggerisce che la crisi immobiliare e la recessione siano state politicizzate eccessivamente.

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