Le foto del funerale di Dario Fo

Dopo il corteo funebre, in piazza Duomo a Milano hanno parlato alle persone sotto la pioggia suo figlio Jacopo e Carlo Petrini

Sabato 15 ottobre a Milano ci sono stati i funerali laici di Dario Fo, il grande drammaturgo, regista e attore italiano morto lo scorso giovedì a 90 anni. Intorno alle 11 la bara di Fo è stata spostata dalla camera ardente, che era stata allestita al Piccolo Teatro Strehler nel quartiere di Brera, a piazza del Duomo. C’è stato un corteo, sotto la pioggia, accompagnato da una banda di ottoni. Poco prima delle 12 il carro funebre è arrivato in piazza Duomo, dove si erano radunate centinaia di persone: sul sagrato del Duomo c’è stata una cerimonia per ricordare Fo, durante la quale hanno parlato Carlo Petrini e il figlio Jacopo Fo. Prima dei loro discorsi è stata suonata “Stringimi forte i polsi”, una canzone di Mina scritta anche da Dario Fo, all’inizio degli anni Sessanta. Jacopo Fo ha detto sul palco che era stato suo padre a dargli indicazioni su come avrebbe dovuto essere il suo funerale, compresa la scelta della canzone. Sul palco c’erano anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala, e le sindache di Roma e Torino Virginia Raggi e Chiara Appendino.

Fo, che era nato nel 1926 a Sangiano, in provincia di Varese, nel corso della sua vita era stato moltissime cose: scrittore, drammaturgo e regista, attore e scenografo, attivista politico e pittore. La sua opera più famosa, che contribuì maggiormente al premio Nobel per la letteratura che vinse nel 1997, fu Mistero buffo, nella quale Fo era l’unico attore in scena e recitava – rielaborandoli – testi antichi in un linguaggio teatrale che mescolava lingue e dialetti. La motivazione per la quale l’Accademia Reale svedese gli assegnò il Nobel fu: «Perché, seguendo la tradizione dei giullari medievali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi».