Il terzo trailer del nuovo Star Wars, spiegato bene

Le cose da sapere sul ricco trailer del nuovo film della saga fantascientifica, scena per scena

di Luca Misculin – @lmisculin

È stato diffuso il terzo trailer di Rogue One: A Star Wars Story, il primo di una serie di film che faranno da spin-off per la saga fantascientifica di Star Wars (anche se ufficialmente questo è il secondo trailer: il primissimo era un “teaser trailer”). Il nuovo trailer è lungo più di due minuti e contiene moltissime scene, alcune delle quali in un’ambientazione già vista nel primo trailer – che avevamo spiegato qui – ma ci sono anche moltissime nuove scene e personaggi finora mai visti. Tra i tanti viene rivelato un dettaglio molto importante sulla protagonista, interpretata dall’attrice Felicity Jones. Abbiamo messo insieme le cose che possiamo ricavare dal nuovo trailer, per cercare di capire dove andrà a parare il film. Rogue One: A Star Wars Story uscirà nei cinema italiani il 15 dicembre 2016.

Avvertenza. “Rogue One” è ambientato dopo i film della “nuova” trilogia e prima di quelli della “vecchia” trilogia: a grandi linee, racconta la storia di come la Ribellione è entrata in possesso dei piani della Morte Nera. Insomma, sappiamo già cosa succede prima e cosa succede dopo: di conseguenza da qui in poi sarà pieno di spoiler per chi non ha visto i film di Star Wars (e per chi non vuole sapere proprio niente di “Rogue One”).

La prima scena “parlata” del trailer è importante per due motivi. Primo: mostra un personaggio che finora non avevamo mai visto, il padre della protagonista Jyn Erso. Secondo: richiama una delle scene più iconiche del primo film della saga di Star Wars: quella in cui Luke Skywalker vine mostrato di schiena mentre fissa i due soli di Tatooine (già citata nell’ultima scena del terzo film della “nuova” trilogia, uscito nel 2005).

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Nella scena del nuovo film intravediamo nello sfondo una nave imperiale, simile a quella che nei film della trilogia originale trasporta l’Imperatore. Poco dopo veniamo a sapere che quella scena è un flashback: il padre di Erso ha progettato la Morte Nera – l’enorme stazione spaziale mostrata nella vecchia trilogia – quando lei era ancora una bambina. È per questo che nel periodo in cui si svolge la storia di Rogue One viene coinvolta dalla Ribellione nella ricerca dei piani di progettazione della Morte Nera.

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Durante il flashback, a un certo punto, vediamo un misterioso personaggio vestito di bianco fare visita al padre di Erso. L’avevamo già visto nel primo trailer: spicca fra gli altri personaggi “cattivi” perché una giacca e un mantello bianco, cosa strana per un ufficiale imperiale (che nella vecchia trilogia indossavano quasi solo vestiti grigi o neri). Il personaggio in questione è interpretato dall’attore australiano Ben Mendelsohn, uno dei protagonisti della serie tv di Netflix Bloodline. Una delle ipotesi più affascinanti che erano circolate sul suo conto era che che si trattasse di Wilhuff Tarkin, che in Una nuova speranza era il comandante della Morte Nera. Da qualche settimana invece sappiamo che si chiama Orson Krennic ed è il responsabile per la costruzioni delle armi galattiche dell’Impero. Intuitivamente, in questa scena è andato dal padre di Erso per chiedergli di progettare la Morte Nera.

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Nella prima scena ambientata nel “presente”, Erso viene mostrata in una prigione, forse imperiale (a guardia della cella c’è uno stormtrooper, un soldato di fanteria dell’Impero). Già dal primo trailer sappiamo che Jyn Erso ha avuto qualche problema con la legge, anche se non sappiamo molto di più.

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Nella scena successiva vediamo un commando di ribelli – li riconosciamo per una divisa simile a quelle indossate nelle scene ambientate sul pianeta ghiacciato di Hoth nell’Impero colpisce ancora – liberare proprio Erso, forse durante un trasferimento da una prigione all’altra.

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La scena successiva mostra una delle immagini che probabilmente saranno fra le più discusse dagli impallinati nel corso delle prossime settimane: quella di una enorme statua Jedi semidistrutta e avvolta dalle sabbie di una landa desertica.

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La statua ricorda molto un tipo di statua già vista nella serie animata Clone Wars, andata in onda dal 2008 al 2014 e riconosciuta nel canone “ufficiale” della saga. Nel sesto episodio della quinta stagione, i protagonisti della puntata – un gruppo di giovani jedi – arrivano sul pianeta Illum per raccogliere un tipo di cristallo che serve loro per costruire la spada laser, l’arma per eccellenza degli jedi. Su Illum i giovani jedi ricevono una specie di lezione da Yoda, il maestro di Luke Skywalker, all’interno di una specie di “tempio” jedi pieno di statue simili a quella vista nel trailer. Non è chiaro se fra Illum e il pianeta mostrato nel trailer ci sia un legame, o se semplicemente nel tempo in cui è ambientato Rogue One le statue di jedi erano abbastanza diffuse in tutta la galassia.

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Pochi secondi dopo viene mostrato un set già visto nei primi trailer, e già noto agli appassionati della saga: è l’interno della base ribelle del pianeta Yavin IV già vista durante Una nuova speranza, il primissimo film della saga. È quella da cui partono Luke Skywalker e gli altri piloti della Ribellione per la loro missione contro la Morte Nera. Non è chiaro se la produzione di Rogue One abbia usato lo stesso posto ripreso in Una nuova speranza (cioè il tempio maya di Tikal, in Guatemala).

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Sulla base di Yavin IV, a Erso viene chiesto quando ha visto suo padre per l’ultima volta: una voce – probabilmente quella di Mon Mothma, la cancelliera della Ribellione – spiega a Erso che l’uomo ha avuto un ruolo “cruciale” nello sviluppo della Morte Nera. Mentre Mothma parla, si vedono le immagini di un nuovo incontro fra il padre di Erso e Orson Krennic. La divisa di Krennic è leggermente diversa, e ha dei gradi in più: cosa che suggerisce che sia passato un po’ di tempo dalla scena mostrata nel flashback, e che quindi il padre di Erso sia ancora vivo mentre sua figlia si unisce alla Ribellione.

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Nelle scene successive viene mostrata una carrellata di co-protagonisti, verosimilmente i compagni di missione di Erso. Ci sono Cassian Andor (cioè il personaggio interpretato dall’attore Diego Luna, che sarà una specie di coprotagonista), due guerrieri chiamati Chirrut Îmwe e Baze Malbus (interpretati rispettivamente dagli attori Donnie Yen e Jiang Wen) ma soprattutto Bodhi Rook. È il personaggio interpretato dall’attore Riz Ahmed, diventato famoso di recente per la parte del protagonista nella serie tv americana A Night Of. Di Bodhi Rook sappiamo che è un ex pilota dell’Impero che si è unito alla Ribellione. È lui che nel trailer chiama il commando di ribelli di Erso “Rogue One”, cosa che sembra suggerire che avrà una parte rilevante nel film.

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La scena successiva mostra uno dei personaggi più attesi di tutto il film: Darth Vader, forse il cattivo più famoso nella storia del cinema, di spalle mentre parla con Orson Krennic, che si vanta della potenza della Morte Nera (cosa che Darth Vader non sembra apprezzare particolarmente, come mostrato in una famosa scena di Una nuova speranza). Vader non appare in un film di Star Wars da una delle ultime scene della Vendetta dei Sith, l’ultimo film della “nuova” trilogia.

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Verso la fine del trailer, in rapida sequenza, vediamo molte e confuse scene di combattimento, difficili da inquadrare in un contesto preciso (a un certo punto vediamo anche Erso vestita da pilota di un caccia imperiale). Una in particolare avviene in un luogo sabbioso che ricorda la cittadina di Mos Eisley vista in Una nuova speranza (è quella dove Obi-Wan e Luke incontrano per la prima volta Han Solo). Abbiamo già visto scene di questo combattimento nel primo trailer: stavolta però viene mostrata anche una macchina AT-ST, un veicolo militare dell’Impero visto soprattutto nell’ultimo film della “vecchia” trilogia, Il ritorno dello Jedi.

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Un’altra di queste scene avviene in un’ambientazione inconsueta per Star Wars, intravista nel secondo trailer: una specie di atollo tropicale dove nel mezzo del nulla spunta una minacciosa costruzione imperiale.

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In una delle ultime scene parlate vediamo anche Saw Gerrera, il personaggio di Forest Whitaker (l’attore americano che nel 2007 ha vinto l’Oscar come miglior attore protagonista per L’ultimo re di Scozia). Sappiamo che Gerrera è una specie di ribelle “anziano”: la cosa buffa è che la sua capigliatura è parecchio diversa da quella vista nel primo trailer, dove sembrava anche molto più giovane. Forse nel primo trailer è stato mostrato in una specie di flashback, oppure il suo personaggio  è stato modificato nel corso delle molte variazioni imposte dalla produzione alla Disney (sappiamo per esempio che intere scene sono state girate di nuovo).

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