Il trailer italiano di “È solo la fine del mondo”, di Xavier Dolan

È il film che ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria a Cannes, ed esce in Italia a dicembre

È solo la fine del mondo è il nuovo film del regista canadese Xavier Dolan: ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes, il secondo più importante premio del concorso dato al film ritenuto più originale. È solo la fine del mondo – Juste la fin du monde in francese – è il sesto film di Dolan, che ha però solo 27 anni e da qualche anno è considerato uno dei registi più promettenti in circolazione. Parla di uno scrittore che è malato terminale, e dopo più di dieci anni di assenza torna nel paese dove è nato per dire alla sua famiglia che sta per morire. Il film è in francese ed è una produzione franco-canadese. Nel cast ci sono Vincent Cassel, Marion Cotillard, Léa Seydoux, Gaspard Ulliel e Nathalie Baye. È tratto da un omonimo testo teatrale scritto nel 1990 da Jean-Luc Lagarde, uno scrittore e regista francese morto di AIDS cinque anni dopo.

Cosa se ne dice
Tim Robey ha scritto sul Telegraph che «guardare il film è un’esperienza esasperante, ma che è chiaramente pensata per essere tale». Peter Bradshaw, il più importante critico di cinema del Guardian, ha scritto che il film di Dolan è «istrionico e claustrofobico: deliberatamente oppressivo e piuttosto folle». Il film non è comunque piaciuto a tutti – qualcuno ha parlato di un passo indietro rispetto ai suoi film precedenti, Peter Debruge di Variety l’ha definito «insopportabile» – e non è proprio il tipo di film che ci si aspetta vada bene al cinema: è lento, riflessivo e triste.
Dolan ha 27 anni e ha già girato sei film. Per questo, ma anche per altro, è un personaggio: oltre a essere precoce e capace in tutto ciò che ha fatto è anche piuttosto diretto nelle sue dichiarazioni. Parlando di Cannes e di chi ha criticato il suo film, ha detto: «Se quella persona che dà cinque stelle su cinque a Creed: Nato per combattere e quattro stelle e mezzo a Fast & Furious 7 poi dice che Marion Cotillard è noiosa nel mio film, allora sì, è proprio la fine del mondo. E ti chiedi che cazzo ci sta a fare qui a Cannes».

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Chi è Xavier Dolan
È nato nel 1989 a Montréal, in Canada, ed è figlio di un’insegnante e dell’attore Manuel Tadros, che già da giovane lo portò a recitare in alcuni spot pubblicitari. Iniziò a lavorare come attore e doppiatore – è la voce francese di Ron Wesley nei film su Harry Potter – e divenne relativamente famoso recitando in Martyrs, un horror francese che nel 2008 fu presentato a Cannes. Nel 2009 Dolan tornò a Cannes con J’ai tué ma mère (“Ho ucciso mia madre”), un film da lui scritto, diretto, prodotto e interpretato. È un film in parte autobiografico ed è tratto da una sceneggiatura che scrisse quando aveva 17 anni per parlare del suo difficile rapporto con la madre (lui, come il protagonista del film, è gay). Anche il secondo e il terzo film di Dolan – Les Amours imaginaires e Laurence Anyways – furono presentati a Cannes, nella sezione “Un certain regard”. Il suo quarto film, Tom à la ferme, è invece stato presentato al 70mo Festival del cinema di Venezia. Per presentare il suo quinto film – Mommy – Dolan era tornato a Cannes nel 2014, dove ha vinto il premio della giuria, e nel 2015 come membro della giuria presieduta da Joel e Ethan Coen.

Il prossimo film di Dolan sarà il suo primo in inglese, dovrebbe uscire nel 2017 e il titolo dovrebbe essere The Death and Life of John F. Donovan: nel cast dovrebbero esserci Jessica Chastain, Susan Sarandon e Kit Harrington (cioè il Jon Snow di Game Of Thrones).