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  • Mercoledì 12 ottobre 2016

Il ricettario di Salvador Dalì

Ristampato da Taschen dopo 40 anni, raccoglie 136 ricette accompagnate da illustrazioni e fotografie surreali, opulente e inquietanti

Les dîners de Gala di Salvador Dalì
(Taschen)
Les dîners de Gala di Salvador Dalì (Taschen)

Taschen ha da poco ripubblicato Les Dîners de Gala, un ricettario compilato dal pittore spagnolo Salvador Dalì, uno dei più famosi esponenti del Surrealismo, insieme alla moglie Gala. Il libro uscì nel 1973 ma da allora non fu mai più ristampato: ne restavano in giro circa 400 copie, possedute perlopiù da bibliofili e appassionati di Dalì, quando Taschen ha deciso di ristamparlo integralmente rendendolo accessibile a molte più persone. È disponibile in francese, spagnolo, tedesco, inglese e per la prima volta in italiano, e costa 49,99 euro.

Il libro è diviso in 12 capitoli dai titoli stravaganti, ognuno associato a una tipologia di portata come nei ricettari tradizionali. Le 136 ricette sono ispirate alla tradizione culinaria francese e a quelle di leggendari ristoranti di Parigi come Lasserre, La Tour d’Argent, Maxim’s e Le Train Bleu, che in alcuni casi le servono ancora. Furono ripensate da Dali e dalla moglie, che le servivano agli ospiti durante i loro opulenti e famosi banchetti, e sono accompagnate da osservazioni spesso spiritose di Dalì, buone anche per fare conversazione a tavola, e da disegni e fotografie surrealiste: stravaganti, esotiche, sontuose, e sensuali, come le ricette. Il decimo capitolo è intitolato Je mange Gala (“Mangio Gala”) ed è dedicato agli afrodisiaci. Le ricette possono essere preparate anche a casa, riuscendo a recuperare gli ingredienti, spesso poco comuni, e con un po’ di abilità tecnica.

Il cibo è un tema frequente nelle opere di Dalì: tra le più famose ci sono Telefono Aragosta (1936), Autoritratto con pancetta fritta (1941), e Ritratto di Gala con due costolette di agnello in equilibrio sulle spalle (1934).