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  • Venerdì 7 ottobre 2016

Alla squadra di basket di Siena sono stati tolti due Scudetti

E anche gli altri titoli vinti nel 2012 e 2013. Lo ha deciso il Tribunale Federale, per via della vasta inchiesta in cui è coinvolta la Mens Sana dal 2012

I festeggiamenti per lo Scudetto di Siena del 2012. (Paolo Bruno/Getty Images)
I festeggiamenti per lo Scudetto di Siena del 2012. (Paolo Bruno/Getty Images)

Venerdì 7 ottobre il Tribunale Federale della Federazione Italiana Pallacanestro ha revocato alla società Mens Sana Siena tutti i titoli vinti nelle stagioni 2011-2012 e 2012-2013: i due Scudetti vinti nel 2012 e nel 2013, le Coppe Italia degli stessi anni e la Supercoppa italiana del 2013. La decisione è stata presa in seguito all’inchiesta giudiziaria – tuttora i corso – sul fallimento della società, avvenuto nell’estate del 2014. Il Tribunale Federale ha anche deciso la radiazione di Ferdinando Minucci, ex presidente e general manager di Mens Sana: non potrà quindi «partecipare, sotto qualsiasi veste o qualifica a qualunque attività federale o sociale nell’ambito della Federazione Italiana Pallacanestro». La radiazione è stata decisa anche per Olga Finetti e Paola Serpi, rispettivamente ex segretaria generale ed ex vice presidente di Mens Sana. Le motivazioni della sentenza del Tribunale Federale saranno diffuse entro dieci giorni.

La Mens Sana è stata la società di basket italiana più vincente tra il 2004 e il 2013, periodo in cui vinse 8 Scudetti (tra cui i due revocati), 5 Coppe Italia (anche qui, comprese le due revocate), e ottenne dei buoni risultati nelle competizioni europee, arrivando due volte terza in Eurolega (l’equivalente della Champions League nel basket). A partire dal 2012 Mens Sana è stata coinvolta in una vasta inchiesta giudiziaria, conosciuta come “Time Out”, per la quale molti dirigenti della società vennero accusati di vari reati, compresi quelli di associazione a delinquere, riciclaggio, frode fiscale e bancarotta fraudolenta.

Secondo le accuse, alcuni dirigenti di Mens Sana, tra cui Minucci e Finetti, costruirono un sistema di fatturazioni ingiustificate per evadere le tasse e creare fondi all’estero con cui pagare in nero alcuni giocatori. Sempre secondo le accuse, il totale delle fatturazioni false fu di circa 35 milioni di euro in 7 anni. A Minucci furono inizialmente dati gli arresti domiciliari, poi convertiti nell’obbligo di risiedere a Siena. Nel 2014, a causa degli sviluppi dell’inchiesta, la società venne messa in liquidazione e successivamente dichiarata fallita. La Mens Sana venne rifondata e ammessa al campionato di Serie B di basket (ora gioca in A2). Il processo penale che coinvolge i dirigenti di Mens Sana, tra cui Minucci e Finetti, non è ancora arrivato a una sentenza.