5.600 migranti soccorsi in un giorno

Le foto di una delle giornate più intense e impegnative degli ultimi tempi per la Guardia costiera al largo delle coste della Libia: ci sono stati anche 9 morti

(ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images)
(ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images)

Nella sola giornata di ieri, lunedì 3 ottobre, più di 5.600 migranti sono stati soccorsi al nord della Libia nel corso di una ventina di operazioni di salvataggio. Circolano anche stime più alte: Flavio di Giacomo, portavoce dell’ong Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM), ha detto che le persone soccorse sono state 6.090. ANSA ha scritto che i barconi soccorsi sono stati complessivamente 36. Sono numeri insolitamente alti anche per la cosiddetta “rotta del Mediterraneo”, il tragitto più percorso dai migranti da quando è stata chiusa la “rotta balcanica”. I salvataggi di ieri sono stati compiuti dalla Guardia Costiera italiana, dalla Marina militare e da diverse ONG attive nel tratto di mare fra Sicilia e Nord Africa. Su un barcone soccorso ieri, scrive Repubblica, sette persone sono state trovate morte: un altro cadavere è stato trovato su un barcone diverso, mentre un’altra persona è morta mentre veniva trasportata in Italia per essere curata.

Quest’estate il flusso di barconi dal Nord Africa verso l’Europa non si è praticamente mai interrotto: a fine agosto nel giro di due giorni furono soccorsi in mare circa 10mila migranti, e gli arrivi sono continuati anche nelle scorse settimane. L’incidente più grave degli ultimi tempi è stato quello al largo della città egiziana di Rosetta, avvenuto il 21 settembre: nel naufragio di un barcone eccessivamente carico di passeggeri sono morte ufficialmente 162 persone, anche se si teme che le cifre reali siano più alte. È difficile che qualcosa possa cambiare nell’immediato: la Libia è tuttora il paese più instabile del Nord Africa e negli ultimi mesi sono aumentate le navi che partono dall’Egitto, senza che le autorità locali riuscissero a trovare una soluzione. Nelle operazioni di soccorso le autorità italiane sono aiutate anche da varie ONG che mettono a disposizione navi e personale per rispondere agli avvistamenti dei barconi.

Ieri è stato anche l’anniversario della cosiddetta “strage di Lampedusa”, un gravissimo naufragio avvenuto il 3 ottobre 2013 a causa di un incendio. In quell’occasione morirono 366 persone: ancora oggi la strage di Lampedusa è considerata una delle più gravi avvenute nel mar Mediterraneo dopo la fine della Seconda guerra mondiale.