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  • Martedì 4 ottobre 2016

Il nuovo capo dell’UKIP si è dimesso dopo 18 giorni

Diane James aveva preso il posto di Nigel Farage ma si è già fatta da parte, e si fanno diverse ipotesi

Diane James
(Matt Cardy/Getty Images)
Diane James (Matt Cardy/Getty Images)

Diane James, la leader del Partito per l’Indipendenza del Regno Unito (UKIP), ha annunciato le sue dimissioni per «motivi personali e professionali», appena 18 giorni dopo aver preso il posto di Nigel Farage. Su Twitter, James ha ringraziato i suoi sostenitori e ha scritto: «È diventato evidente che non ho sufficiente autorità, né il sostegno di tutti i miei colleghi membri del Parlamento europeo e dei responsabili del partito, per realizzare le modifiche che ritengo necessarie e su cui ho basato la mia campagna».

https://twitter.com/DianeJamesMEP/status/783418481333137409

Secondo il Times, James sarebbe ancora in stato di shock dopo che la settimana scorsa una persona le ha sputato a una stazione dei treni a Londra, e avrebbe anche molte perplessità nel guidare il partito senza garanzie sulla sua gestione economica e politica. Altri media citano invece i problemi di salute di suo marito. James, che ha 56 anni, è una deputata europea dal 2014 e ha fatto sapere che comunque non lascerà il suo ruolo a Strasburgo.

Diane James era stata scelta a metà settembre dai militanti del partito indipendentista UKIP in seguito al ritiro di Nigel Farage, che lo guidava dal 2010. Pochi giorni dopo la vittoria dell’opzione “Leave” nel referendum che a giugno aveva deciso l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, Farage aveva annunciato le sue dimissioni affermando di avere «portato a termine la sua missione», e che il traguardo politicamente più grande per lui era stato raggiunto. Lo UKIP era stato il partito che più di tutti aveva fatto campagna per Brexit, ed era diventato rilevante da pochi anni, sia nel Regno Unito che in Europa, proprio grazie al lavoro di Farage.

Le dimissioni di Diane James hanno fatto pensare a un possibile ritorno di Farage ma lui ha subito negato dicendo che non lo farebbe nemmeno «per dieci milioni di dollari». Un possibile successore potrebbe essere Steven Woolfe, deputato europeo che sembrava favorito per la leadership dopo il ritiro di Farage, ma che era stato escluso dal voto per aver presentato la sua domanda di candidatura con 17 minuti di ritardo. Sui giornali britannici circolano comunque altri nomi: si dovrebbe votare tra circa due settimane.