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  • Lunedì 26 settembre 2016

Quattro cose sulla sesta giornata di Serie A

La sostituzione del giocatore dell'Inter Geoffrey Kondogbia dopo 28 minuti, le lamentele di Paulo Sousa con i giornalisti, e un'espressione con un significato dubbio

(Maurizio Lagana/Getty Images)
(Maurizio Lagana/Getty Images)

Questa sera si concluderà la sesta giornata di Serie A , con le ultime due partite tra Crotone e Atalanta (alle 19) e tra Cagliari e Sampdoria (alle 21). Quasi tutte le partite giocate sabato e domenica sono andate come ci si aspettava, a eccezione di quella della Roma, che ha perso 3-1 contro il Torino e ora passerà una settimana da CRISI-MONDIALE-FALLIMENTO-TOTALE. La Juventus ha vinto contro il Palermo, anche se con qualche fatica in più del previsto, e il Napoli ha risposto battendo il Chievo per 2-0 (fin che sono secondi in classifica non ne sbagliano una, pare). Le altre lì dietro – Inter, Milan, Fiorentina – hanno pareggiato quasi tutte, mentre la Lazio è tornata a vincere battendo l’Empoli per 2-0. La classifica, dal terzo posto in giù, è cortissima: ci sono 10 squadre raccolte in 3 punti e questo lascia presagire un campionato bello e combattuto. Cosa resterà di questo weekend di calcio? Un sacco di fischi per Kondogbia, un nuovo litigio di un allenatore in diretta tv e un’espressione del cui significato non siamo sicurissimi. Ah, ora torna la Champions League.

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