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  • Domenica 25 settembre 2016

Le foto dell’inaugurazione del nuovo museo a Washington

Dedicato alla storia e alla cultura afromaericana: c'erano gli Obama e i Bush, ma anche Colin Powell, John Lewis, Samuel Jackson, Will Smith e Oprah Winfrey

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, la first lady Michelle Obama, l'ex presidente George W. Bush e l'ex first lady Laura Bush durante l'inaugurazione del museo nazionale di storia e cultura afroamericana dello Smithsonian Institution, a Washington, il 24 settembre 2016 (Astrid Riecken/Getty Images)
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, la first lady Michelle Obama, l'ex presidente George W. Bush e l'ex first lady Laura Bush durante l'inaugurazione del museo nazionale di storia e cultura afroamericana dello Smithsonian Institution, a Washington, il 24 settembre 2016 (Astrid Riecken/Getty Images)

Il 24 settembre è stato inaugurato il nuovo museo nazionale di storia e cultura afroamericana dello Smithsonian Institution di Washington. Alla cerimonia di inaugurazione il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha fatto un discorso e insieme a lui sul palco c’erano anche l’ex presidente George W. Bush, che 13 anni fa autorizzò la costruzione del museo insieme al Congresso, e le rispettive mogli, Michelle Obama e Laura Bush. Diversi personaggi famosi sono intervenuti durante la cerimonia; tra questi gli attori Will Smith, Robert De Niro e Angela Bassett, e la conduttrice televisiva Oprah Winfrey. Tra i vari politici che hanno partecipato alla cerimonia c’era anche il deputato afroamericano John Lewis, che nel 1965 guidò la prima marcia per i diritti civili a Selma in Alabama.

La creazione del museo è considerata un necessario e dovuto completamento al modo con cui le istituzioni nazionali raccontano la storia degli Stati Uniti nella capitale, soprattutto in tempi in cui le discriminazioni pratiche e culturali degli afroamericani nel passato e nel presente sono di nuovo molto di attualità. Nel suo discorso Obama ha detto che la storia afroamericana «forse deve essere raccontata in questo periodo più del solito», riferendosi ai casi di uccisioni di neri da parte della polizia in città come Ferguson, in Missouri, e Charlotte, in North Carolina, dove il 20 settembre è stato ucciso Keith Lamont Scott.

La struttura del museo è stata progettata dall’architetto britannico di origini tanzaniane David Adjaye e si trova sul National Mall, il grande prato longitudinale che si estende per tre chilometri al centro della città, dal Campidoglio al Lincoln Memorial, e su cui si affacciano anche gli altri grandi musei nazionali. Davanti a dove si trova adesso il museo, in un giorno del 1963 si affollarono 200mila persone per ascoltare Martin Luther King che dal Lincoln Memorial tenne il discorso famoso con la frase “I have a dream”. Per segnare ufficialmente l’apertura del museo, gli Obama hanno suonato una campana che si pensa facesse parte della prima chiesa battista di afroamericani, fondata nel 1776: a suonarla con loro c’erano Ruth Bonner, una donna di 99 anni, figlia di un ex schiavo, e la sua bisnipote di 7 anni.

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