• Sport
  • Lunedì 19 settembre 2016

Novant’anni di San Siro

Dal 1926 a oggi lo stadio italiano più conosciuto al mondo è cambiato moltissimo, e ha ospitato tante altre cose oltre a Milan e Inter

Milano vista dal terzo anello rosso di San Siro (AP Photo/Luca Bruno)
Milano vista dal terzo anello rosso di San Siro (AP Photo/Luca Bruno)

Dal 1980 il nome ufficiale è stadio Giuseppe Meazza, ma quasi sempre viene chiamato più semplicemente San Siro, cioè il nome della zona di Milano in cui venne costruito fra il 1925 e il 1926 per volontà di Piero Pirelli, allora presidente del Milan e figlio di Giovanni Battista, fondatore di Pirelli, azienda produttrice di pneumatici che è sponsor dell’Inter dal 1995. Dalla costruzione al 1935 lo stadio fu proprietà del Milan, l’unica squadra che all’epoca ci giocava: poi venne comprato dal comune di Milano, che ne detiene ancora la proprietà e lo affitta annualmente a Milan e Inter, che ci gioca dal 1947. È cambiato parecchio San Siro, nei suoi novant’anni di storia.

Appena costruito si presentava con quattro tribune – una sola coperta – e con una capienza di 35.000 spettatori. Il comune di Milano poi collegò le quattro tribune, portando la capienza a 55.000 posti. Nel 1955 San Siro arrivò a contenere 100.000 spettatori dopo la costruzione del secondo anello: ma allora esistevano meno norme di sicurezza e i controlli ai cancelli non erano così minuziosi. San Siro divenne lo stadio che è ora tra la fine degli anni Ottanta e la Coppa del Mondo del 1990, per cui venne aggiunto un terzo anello, la copertura totale dell’impianto e le riconoscibilissime undici torri cilindriche in cemento armato.

San Siro è uno dei più conosciuti e ammirati stadi al mondo, anche se strutturalmente è piuttosto datato e i suoi comfort, paragonati a quelli degli stadi moderni, sono molto limitati. Le partite continuano a vedersi tutto sommato bene, e quando lo stadio è pieno il primo impatto per la squadra ospite è sempre difficile, come disse anche il vecchio allenatore del Manchester United Alex Ferguson al termine di una partita di Champions League giocata contro il Milan. Oltre alla sua imponenza architettonica, San Siro è unico nel suo genere poiché ci coabitano due delle squadre di calcio più famose e vincenti d’Europa, Milan e Inter.

Oltre alle partite casalinghe di Milan e Inter, oltre alle finali di Champions League e le partite dei Mondiali del 1990, San Siro ha ospitato anche alcuni dei più famosi concerti organizzati in Italia, a partire da quello memorabile di Bob Marley del 1980, fino a David Bowie, i Rolling Stones, Bruce Springsteen, Madonna, gli U2 e un sacco di altri artisti, anche italiani.

Per ospitare la finale di Champions League della scorsa stagione lo stadio ha dovuto subire diverse modifiche. Il principale cambiamento ha riguardato le panchine, che sono state spostate tra i posti degli spettatori a bordo campo, come negli stadi inglesi. Inoltre le barriere di sicurezza del primo anello di tribune sono state abbassate da 2,20 metri a 1,10. È stata anche rinnovata la segnaletica e sono state fatte diverse altre piccole migliorie.