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  • Giovedì 1 settembre 2016

“La storia infinita”, a 37 anni dalla pubblicazione

Il romanzo del tedesco Michael Ende fu pubblicato nel settembre del 1979, e diventò in poco tempo un classico della letteratura per ragazzi

La storia infinita, uno dei romanzi fantastici diventato in breve tempo un classico della letteratura per ragazzi, fu pubblicato per la prima volta nel settembre del 1979 a Stoccarda, in Germania, dallo scrittore tedesco Michael Ende. In Italia La storia infinita fu pubblicata due anni dopo, da Longanesi, insieme a diverse altre versioni in giro per il mondo che contribuirono al successo del romanzo. A oggi, La storia infinita è stato tradotto in più di 40 lingue e ha venduto oltre 10 milioni di copie, complice anche il successo del film ispirato alla prima parte del libro, uscito al cinema nel 1984.

Michael Ende aveva 50 anni quando completò e pubblicò La storia infinita: era nato a Garmisch-Partenkirchen in Baviera il 12 novembre 1929. Otto anni dopo, poco prima dell’inizio della Seconda guerra mondiale, aveva perso Willie, uno dei suoi più cari amici e compagni di giochi. Il carattere e il coraggio del suo amico furono, in seguito, l’ispirazione per la creazione di Bastiano, il protagonista del romanzo (Bastian, nel film). Dopo la guerra Ende scrisse alcuni libri per ragazzi, ma senza ottenere particolare successo. Le cose cambiarono nel 1979 con la pubblicazione della Storia infinita, che fece anche riscoprire alcuni lavori precedenti di Ende come Momo. Entrambi i libri furono adattati per il cinema, cosa che portò il loro autore ad avere ulteriore successo. Ende morì nel 1995 a causa di un cancro che gli era stato diagnosticato l’anno prima.

Cosa racconta La storia infinita
La storia infinita si svolge per lo più a Fantàsia, un mondo immaginario messo in pericolo dal continuo espandersi del Nulla, una forza misteriosa che fa scomparire intere regioni del regno e che sembra essere inarrestabile. Tocca ad Atreiu il compito di trovare una soluzione per salvare Fantàsia, su richiesta dell’Infanta Imperatrice. La vicenda di Atreiu viene seguita nel mondo reale da Bastiano Baldassarre Bucci, che ne legge le gesta su un libro che parla del Regno di Fantàsia. Con l’avanzare della storia, Bastiano diventa sempre più coinvolto nelle vicende di Atreiu diventando egli stesso parte di Fantàsia. I due si danno una mano a vicenda per salvare il regno e al tempo stesso per trovare il modo per tornare nel mondo reale.

Il mondo di Fantàsia
Nella loro avventura, Atreiu e Bastiano incontrano decine di personaggi che popolano Fantàsia, da Fùcur, il Drago della Fortuna che diventa loro compagno di viaggio, alla placida e gigantesca tartaruga Morla, passando per la misteriosa creatura fatta di solo suono Uyulala e la strega malvagia Xayde. Molti personaggi hanno poteri magici o sovrannaturali, talvolta di aiuto od ostacolo all’incarico ricevuto da Atreiu per salvare Fantàsia. Vivono in un mondo senza confini, che si estende all’infinito in ogni direzione, i cui luoghi non hanno distanze fisse, ma una lontananza che dipende dall’effettiva volontà del singolo di raggiungere o meno un determinato posto. Anche il tempo scorre in modo diverso a seconda dei casi, a Fantàsia, e fuggire dal Regno comporta farsi inghiottire dal Nulla, accettando di farsi tramutare in menzogne. Solo gli abitanti della Terra possono viaggiare dal mondo reale a quello di Fantàsia più volte, come fa Bastiano.

L’idea della Storia infinita
Michael Ende iniziò a scrivere un racconto, che sarebbe poi diventato La Storia Infinita, nel 1977 quando il suo editore gli propose di scrivere qualcosa di nuovo entro un anno circa. Ende aveva da tempo in mente la storia di un bambino che legge una storia, finisce per ritrovarsi al suo interno e riesce a uscirne solo dopo avere completato diversi obiettivi. Dopo alcuni mesi di lavoro, Ende si rese conto che un racconto breve non sarebbe stato sufficiente: scrisse al suo editore dicendogli che il protagonista del libro non aveva ancora intenzione di uscire da Fantàsia e che ci sarebbe voluto più tempo per convincerlo e chiudere il romanzo.

Nel complesso furono necessari quasi tre anni di lavoro per completare La storia infinita, la cui prima edizione fu poi stampata nel settembre del 1979, con un libro realizzato piuttosto sontuosamente su volere di Ende. Aveva una copertina rigida ricoperta di seta, mentre per la stampa erano stati usati due diversi inchiostri: verde acqua per le parti a Fantàsia e rosso per le vicende sulla Terra; ogni capitolo era inoltre decorato con capilettera in ordine alfabetico, 26 in tutto dalla A alla Z. Ne furono stampate circa 20mila copie, le vendite andarono benissimo da subito e oltre le aspettative dell’editore, che stampò altre 200mila copie entro la fine del 1979. L’anno seguente finì nelle classifiche dei libri più venduti in Germania, raggiungendo più di 100 volte la prima posizione. A tre anni dalla pubblicazione le ristampe furono ben 15, mentre La storia infinita iniziava a essere tradotto e pubblicato in altri paesi.

Le critiche e il successo
Almeno inizialmente, il successo di pubblico non rifletté quello tra i critici. La storia infinita era uscito durante la Guerra Fredda e con la Germania ancora divisa in due, in un tempo in cui si riteneva che la letteratura dovesse essere in primo luogo realistica e con un forte messaggio politico, ben diversa quindi dai temi affrontati nel romanzo. Il lavoro di Ende fu stroncato da molti, giudicato come una facile scappatoia per i giovani dal mondo reale, ma incapace di dare risposte effettive per migliorare le cose nella loro realtà. L’autore non la prese benissimo, ma alla fine si rassegnò e preferì stare dalla parte dei suoi lettori, colpiti dalla storia e appassionati alle vicende di Atreiu e Bastiano. Negli anni seguenti la critica cambiò comunque atteggiamento, con diversi che andarono oltre la semplice e riduttiva definizione di “letteratura per ragazzi”.

La storia infinita ha del resto al suo interno moltissimi temi e innumerevoli possibilità di interpretazione. Ci sono una sostanziale critica al materialismo, un’esaltazione della forza della fantasia, la scomparsa dell’autore onnisciente che lascia quindi più libertà ai suoi personaggi di evolvere autonomamente e senza particolare controllo (soprattutto a Fantàsia), l’esistenza delle cose solo quando hanno un nome, il tema del sogno con il rapporto tra desideri e ricordi, il tema dell’infinito del mondo fantastico contro le limitazioni di quello reale. Molte analisi sono andate oltre le stesse idee inserite da Ende nel libro, trovando paralleli con altri romanzi fantastici e con altri autori.

La storia infinita ebbe ulteriori successi in seguito al film ispirato alla sua storia e realizzato dal regista Wolfgang Petersen, con una produzione tedesca da 25 milioni di dollari, la più costosa nella storia del cinema in Germania. Durante la lavorazione del film, Ende entrò in polemica con le scelte degli sceneggiatori e si distanziò dalla produzione. Il film uscì nei cinema nel 1984 ed ebbe un notevole successo, nonostante fosse stato definito dall’autore del romanzo un “gigantesco melodramma kitsch”, che augurò inoltre la peste ai produttori.