È vera la vecchia storia sul Merlot e Sideways?

Un articolo su un giornale britannico ha raccontato di nuovo che il film fece crollare le vendite di quel vino negli Stati Uniti, e ci sono dei dati che sembrano dimostrarlo

di Gabriele Rosso

Da molti anni si parla tra gli appassionati di vino di una battuta del film del 2004 Sideways – In viaggio con Jack (quello che racconta il viaggio di due amici tra le vigne e le cantine della Santa Ynez Valley in California e che vinse un Oscar per la sceneggiatura), perché secondo numerosi giornalisti, critici e studiosi avrebbe causato una crisi di vendite del vino Merlot negli Stati Uniti.
La frase la dice Myles, un appassionato di vino depresso e un po’ snob interpretato da Paul Giamatti, poco prima di entrare in un ristorante con il suo amico Jack Cole, un attore donnaiolo interpretato da Thomas Haden Church, il quale si raccomanda di non fargli fare brutte figure con gli altri ospiti e quindi di “bere Merlot, se gli altri bevono Merlot”: «se qualcuno ordina Merlot me ne vado, non berrò il fottuto Merlot!», urla Myles.

Degli effetti di questa battuta sul mercato del vino Merlot – ma più in generale di tutto il film, il cui successo fu allora una grande promozione per la passione per il vino e il suo business – si è discusso molto negli ultimi anni. A fine 2006, per esempio, il noto e affermato critico di vino del New York Times Eric Asimov scriveva che «il film ha dato forma a una prima fuga del mercato dal Merlot americano, dicendo la verità in termini caustici: ovvero che la maggior parte del Merlot prodotto negli Stati Uniti non è molto buono. Come risultato, il trend anti-Merlot accelerò. Meno persone lo comprarono, e i produttori ne imbottigliarono di meno».

Una ricerca del 2008 realizzata per conto dell’American Association of Wine Economists da Steven Cuellar, Dan Karnowsky e Frederick Acosta, analizzò le vendite di vino Merlot negli Stati Uniti negli anni precedenti e in quelli successivi all’uscita del film, arrivando a conclusioni meno drastiche ma che in qualche modo assecondano l’idea che il film abbia avuto un ruolo nel declino del Merlot.

Ci siamo chiesti se il film Sideways abbia avuto un effetto significativo sul consumo di Merlot, di Pinot nero e di vino in generale. I risultati confermano la teoria secondo cui il film ha avuto un piccolo impatto negativo sul consumo di Merlot, mentre ha fatto crescere il consumo di Pinot nero. Tuttavia l’impatto positivo sul Pinot nero sembra essere stato più grande di quello negativo sul Merlot.

Secondo la ricerca, più che penalizzare il Merlot, che comunque in parte pare aver subito un danno commerciale e d’immagine, il film avrebbe contribuito ad accrescere la buona fama del Pinot nero, che viene elogiato più volte e descritto con particolare trasporto dal protagonista Myles Raymond.

Secondo le statistiche diffuse dall’istituto Nielsen che monitora il mercato del vino americano, nel 2001 il Merlot rappresentava il 14 per cento delle vendite totali, contro il 2 per cento del Pinot Nero. Nel 2004, anno di uscita di Sideways, il primo raggiunse il 15 per cento mentre il secondo rimase stabile al 2 per cento, per poi collocarsi rispettivamente al 12 e al 5 per cento nel 2006. L’ultima indagine Nielsen dice che oggi il Merlot è sceso fino ad avere una quota di mercato dell’8 per cento a fronte del 5 per cento del Pinot Nero.

Ancora oggi, a più di 10 anni di distanza dall’uscita del film, in molti continuano a ritenere che Sideways e quella celebre battuta recitata da Paul Giamatti abbiano “rovinato” il Merlot americano. Anche un articolo di due settimane fa dell’Evening Standard, che predice il ritorno in auge del Merlot, fa riferimento a quell’episodio. In realtà la spiegazione più plausibile è che il film abbia semplicemente contribuito a rinforzare una tendenza che era già in atto tra i consumatori di vino più preparati (e per certi versi snob) come il personaggio di Myles Raymond.

Intanto, una ricerca uscita nel maggio 2015 su Wine Business dimostra che alla domanda “qual è il tuo vino preferito” gli intervistati americani hanno risposto Merlot nel 49% dei casi. Solo lo Chardonnay con il 50% ha fatto meglio. Insomma, pur non avendo dati di confronto rispetto a una decina di anni prima, se anche il consumo di Merlot fosse calato seguendo i cambiamenti nel gusto degli appassionati, oggi rimane il secondo vino più apprezzato negli Stati Uniti.

Nella storia del cinema è successo spesso che dei film esercitassero un’influenza tale da modificare il comportamento e le scelte di consumo del pubblico. Come ha detto Alexander Payne, il regista di Sideways, «era solo una battuta, ma è diventata qualcosa di simile a quanto successo con il film del 1934 Accadde una notte, con Clark Gable che si tolse la maglietta facendo vedere di non avere la canottiera sotto. È stato rilevato che le vendite di canottiere crollarono».