Trump ha dato la peggior risposta possibile al padre di un soldato morto

Khizr Khan, padre di un soldato musulmano morto in Iraq, lo aveva accusato di non avere sacrificato niente per gli Stati Uniti: lui ha detto invece di aver fatto “molti sacrifici”

(Stacie Scott/The Gazette via AP)
(Stacie Scott/The Gazette via AP)

Sabato 30 luglio il candidato Repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti Donald Trump ha risposto a Khizr Khan, padre di Humayun Khan, un soldato americano musulmano morto in Iraq mentre cercava di proteggere i suoi compagni dall’esplosione di una granata. Khan aveva attaccato Trump per la sua proposta di impedire l’ingresso negli Stati Uniti a tutti i musulmani e lo aveva accusato di non aver «sacrificato niente per il suo paese». In una risposta – molto commentata – nel corso di un’intervista con il network televisivo ABC, Trump ha risposto:

«Penso di avere fatto molti sacrifici. Lavoro davvero moltissimo.»

Khan si era rivolto a Trump durante la convention dei Democratici, che ha nominato Hillary Clinton candidata del partito alla presidenza degli Stati Uniti, dicendo: «Hillary Clinton ha definito mio figlio “il meglio che abbia prodotto l’America”. Fosse stato per Donald Trump, non ci sarebbe mai stato in America». Khan aveva proseguito parlando del sacrificio che hanno fatto moltissimi soldati di tutte le religioni e le etnie.

«Donald Trump, tu chiedi agli americani di affidarti il loro futuro. Lascia che io ti chieda una cosa: hai mai letto la Costituzione? Ti presto volentieri la mia copia. Cerca le parole “libertà” e “uguale protezione delle leggi”. Sei mai stato al cimitero di Arlington? Vai a vedere le tombe dei coraggiosi patrioti che sono morti per difendere l’America: troverai tutte le fedi, tutti i sessi, tutte le etnie. Tu non hai sacrificato mai niente per nessuno»

Il giornalista George Stephanopoulos, che lo stava intervistando per la rete ABC, ha chiesto a Trump di precisare quali fossero i sacrifici a cui si riferiva. Trump ha risposto: «Ho creato migliaia e migliaia di posti di lavoro, decine di migliaia di posti di lavoro, ho costruito dei grandi edifici. Ho avuto un successo incredibile. Penso proprio di aver fatto parecchio». Trump è sembrato voler ribadire uno dei temi principali della sua campagna elettorale, e cioè il suo supposto passato da imprenditore che “si è fatto da solo”. In realtà, il padre di Trump, Fred, era uno degli uomini più ricchi degli Stati Uniti, con un patrimonio stimato in 200 milioni di dollari. Oltre a prestare al figlio un milione di dollari, alla morte gli lasciò in eredità un patrimonio di altri 40 milioni. Inoltre, nel corso di tutta la sua carriera, Trump ha potuto godere dei contatti e del prestigio accumulati dal padre in anni di carriera nel settore immobiliare.

Trump ha detto di aver raccolto milioni di dollari per aiutare i veterani. Paul Rieckoff, fondatore e amministratore di “Iraq and Afghanistan Veterans of America”, un’organizzazione di sostegno ai veterani con quasi 200 mila iscritti, ha detto che il paragone di Trump tra i suoi sacrifici e quello compiuto dal figlio di Khan è «offensivo, stupido e frutto di ignoranza». Rispondendo a Stephanopoulos, Trump ha anche parlato del comportamento della moglie di Khan, Ghazala, dicendo: «sembrava che non avesse niente da dire. O forse non ha parlato perché non le è permesso». Anche questa affermazione di Trump è stata molto criticata, anche perché Ghazala Khan ha parlato in tv in questi giorni, e ha spiegato di non aver parlato alla convention perché parlare della morte di suo figlio è ancora per lei troppo doloroso.

Le parole di Trump sono state molto prese in giro su Twitter, e diversi utenti hanno postato gli ipotetici sacrifici di Trump con l’hashtag #TrumpSacrifices.

https://twitter.com/DonCheadle/status/759603719788822530

“Mi sono dovuto sistemare i capelli da solo oggi. Nessuno mi ha aiutato. Ho fatto tutto da solo! Provate a pensarci per un secondo…”

“Una volta è riuscito a restare per trenta secondi senza parlare di se stesso”

https://twitter.com/Rschooley/status/759462791090581505

“Si è dovuto accontentare di piante verdi e non d’oro”

Domenica, la campagna di Trump ha pubblicato alcuni tweet per cercare di precisare le dichiarazioni rilasciate da Trump nell’intervista alla ABC.

«Il capitano Humayun Khan è stato un eroe del nostro paese e dovremmo onorare tutti quelli che hanno compiuto il sacrificio supremo per mantenere al sicuro la nostra nazione…per quanto io mi senta molto vicino alla famiglia per la perdita del loro figlio, il signor Khan non ha alcun diritto di rivolgersi a milioni di persone e sostenere che non ho mai letto la Costituzione (un’affermazione falsa) e di fare altre dichiarazioni imprecise»

Khan ha risposto a Trump nel corso del programma della rete NBC “Meet the press”:

«Apprezzo che nella sua dichiarazione abbia chiamato mio figlio eroe e che si sia sentito in dovere di fare questa dichiarazione per chiarire le sue parole. Ma sono parole che suonano false, a causa delle sue scelte politiche, a causa della sua retorica basata sull’odio, sulla derisione e sul tentativo di dividere gli americani»