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  • Sabato 2 luglio 2016

Nell’attentato di Dacca sono morti 9 italiani

L'ha confermato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni: in tutto sono morti almeno 20 ostaggi, l'ISIS ha rivendicato l'attacco

(AP Photo)
(AP Photo)

Ieri sera un gruppo di uomini armati ha preso almeno 20 ostaggi, tra cui alcuni stranieri, italiani e giapponesi, in un ristorante di Dacca, in Bangladesh. Il ristorante in cui è avvenuto l’attacco si chiama Holey Artisan Bakery e si trova nel quartiere diplomatico di Dacca. Un portavoce dell’esercito del Bangladesh ha detto che l’attacco si è concluso dopo un’operazione militare: 13 ostaggi, tra cui 4 stranieri, sono stati liberati, ma almeno 20 persone sono state uccise con delle armi da taglio. Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha detto i morti italiani accertati sono nove, diffondendo anche i loro nomi. Non è ancora chiaro dove si trovi il decimo italiano che secondo le testimonianze si trovava nel ristorante.

Agence France-Presse, citando una fonte dell’esercito, ha scritto che la maggior parte degli ostaggi uccisi erano italiani e giapponesi; i morti giapponesi accertati sono 7, cinque uomini e due donne; una persona è ancora dispersa. Tra i morti ci sono anche dei bengalesi oltre a una ragazza indiana, come ha confermato il ministro degli Esteri indiano Sushma Swaraj. L’esercito dice inoltre di avere ucciso almeno 6 terroristi. Durante le operazioni militari, due agenti di polizia sono morti e 30 sono stati feriti.

L’ambasciatore italiano in Bangladesh Mario Palma ha detto che al momento dell’attacco sette italiani erano presenti all’interno del ristorante. L’agenzia ANSA ha riportato la testimonianza dell’imprenditore tessile Gianni Boschetti, che vive in Bangladesh da 25 anni e si trovava all’interno dell’Holey Artisan Bakery. Boschetti ha detto che accanto a lui c’era “un tavolo occupato da numerosi italiani”, di cui in seguito ha perso le tracce. Fonti del ministro degli Interni italiano hanno detto al Corriere della Sera che Boschetti è riuscito a scappare e mettersi in salvo perché quando è iniziato l’attacco si trovava nel giardino del ristorante, e ha avuto tempo per nascondersi e poi fuggire.

Il Messaggero Veneto dice che tra i morti all’Holey Artisan Bakery ci sono due imprenditori friulani: Marco Tondat di Cordovado, in provincia di Pordenone, e l’imprenditore Cristian Rossi di Feletto Umberto, in provincia di Udine. Repubblica ha intervistato il cuoco italiano del ristorante, il trentaquattrenne veronese Jacopo Bioni, che si è salvato dall’attacco insieme al cuoco argentino di origini italiane Diego Rossini passando per il tetto dell’edificio. Bioni ha raccontato a Repubblica: «Stavo lavorando in cucina quando è arrivato un gruppo di amici italiani, tutti nel campo dell’abbigliamento, clienti abituali del ristorante». Dopo aver preso un ordine dal gruppo di italiani Bioni ha sentito urla e spari e così è scappato insieme a Rossini.

 

L’attacco era cominciato alle 21.20 ora locale (le 17.20 in Italia) con una forte esplosione, stando a quello che hanno raccontato alcuni testimoni. L’operazione dell’esercito invece è iniziata alle 7.40 (3.40 in Italia). Amaq, l’agenzia stampa dello Stato Islamico, ha scritto che l’attacco è stato compiuto da un gruppo di miliziani dello Stato Islamico, e la rivendicazione è stata presa per buona da tutti i principali media internazionali. Lo scopo dell’attacco era colpire gli stranieri. Amaq ha anche diffuso le fotografie dei cinque uomini che avrebbero condotto l’attacco: il centro studi sul terrorismo Site ha pubblicato il comunicato sul suo profilo Twitter.

Secondo BBC, è la prima volta che degli stranieri sono presi in ostaggio in Bangladesh. Tuttavia negli ultimi anni c’è stato un aumento di aggressioni e attentati di ispirazione islamica: dal 2013 più di venti persone tra scrittori, intellettuali, attivisti, cooperanti, atei e non musulmani, sono state uccise. Il 28 ottobre 2015, a Dacca, era stato ucciso il cooperante italiano Cesare Tavella: lo Stato Islamico aveva rivendicato l’attacco, ma non è stato trovato nessun legame tra le quattro persone poi arrestate per l’omicidio e gruppi jihadisti.

Questa sera, durante la partita di calcio contro la Germania, i giocatori della Nazionale italiana indosseranno una fascia nera sul braccio in segno di lutto nazionale.