Lo sfarzo sbiadito delle crociere

Scene solitarie e atmosfere un po' stranianti dal reportage fotografico di William Minke (sì, è ispirato a quel libro di David Foster Wallace)

William_Minke_04

La parola crociere fa pensare a fotografie da catalogo con i ponti della nave pieni di persone a prendere il sole a bordo piscina, buffet a ogni ora, animatori vivaci e visite guidate a terra. Il fotografo William Minke, che vive e lavora a Berlino, ha fotografato invece la vita su una crociera da un’altra prospettiva. L’idea gli è venuta dopo aver letto il libro Una cosa divertente che non farò mai più di David Foster Wallace, un lungo reportage che gli fu commissionato dalla rivista letteraria Harper’s su una vacanza extralusso a bordo di una nave da crociera nel Mar dei Caraibi.

Foster Wallace descrive con tagliente umorismo la vita quotidiana sulla nave: i discorsi con gli altri ospiti a cena, il rapporto con i camerieri e il resto dell’equipaggio. Nelle foto di William Minke si nota una sorta di “sfarzo sbiadito” e un’impressione di solitudine anche quando fotografa gruppi di persone: ci sono una donna che fa esercizi da sola, un uomo che gioca alle slot machines e un gruppo di turisti in fila per fare il trenino, tra le altre cose. Per il progetto Minke ha viaggiato su due crociere: la prima di quattro giorni nel Mediterraneo, la seconda di sette nel Mar Baltico. Entrambe le navi avevano circa tremila turisti a bordo e lui ha viaggiato solo.