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  • Martedì 21 giugno 2016

Un ragazzo ha detto che voleva uccidere Trump a un suo comizio

È stato arrestato sabato, dopo che aveva provato a rubare una pistola a un'agente di polizia a Las Vegas

Michael Steven Sandford durante il suo arresto a Las Vegas sabato 18 giugno 2016 (AP Photo/John Locher, File)
Michael Steven Sandford durante il suo arresto a Las Vegas sabato 18 giugno 2016 (AP Photo/John Locher, File)

Sabato scorso a Las Vegas un ragazzo di 19 anni ha cercato di rubare la pistola a un’agente di polizia per uccidere Donald Trump, durante un suo comizio organizzato in un casinò della città. La notizia è stata confermata dal Secret Service, che non sono i “servizi segreti” bensì l’agenzia del governo statunitense che gestisce la protezione dei candidati alle elezioni presidenziali oltre a quella del presidente in carica, e c’è qualche dettaglio in più grazie a una causa avviata presso una corte distrettuale del Nevada. L’uomo si chiama Michael Steven Sandford, è di origini britanniche e – prima di provare a sottrarre la pistola dalla fondina dell’agente – aveva parlato con lei qualche minuto dicendo di volersi avvicinare a Trump per avere un autografo.

Dopo il suo arresto, Sandford ha spiegato che la sua intenzione era “uccidere Trump” e che ci stava pensando almeno da un anno. Tra le altre cose, aveva messo in conto di essere ucciso durante il suo attentato. Sandford ha detto che il giorno prima del comizio era andato in un poligono di tiro “per imparare come si usa una pistola”, e che era la prima volta in cui provava a utilizzare un’arma. Ha spiegato di essersi fermato vicino all’agente di polizia al comizio perché aveva la fondina aperta, cosa che pensava gli avrebbe permesso di rubarle più facilmente la pistola.

https://twitter.com/justinjm1/status/744985387181969408

Per ora non ci sono molte altre informazioni su Sandford: si sa che ha una patente rilasciata nel Regno Unito e che vive da circa un anno e mezzo nel New Jersey. Qualche giorno prima di sabato scorso, aveva guidato fino in California e in seguito nel Nevada per raggiungere Las Vegas. Aveva inoltre acquistato un biglietto per assistere anche al comizio di Trump a Phoenix, per essere sicuro di poter partecipare ad almeno uno dei due eventi e non perdere nessuna opportunità.

Il Secret Service, in collaborazione con le autorità locali e la sicurezza dello staff dei candidati se presente, si occupa di controllare il pubblico che partecipa ai comizi elettorali dei candidati alle presidenziali. Solitamente ogni spettatore deve passare attraverso un metal detector, mentre i suoi effetti personali sono analizzati ai raggi X, come avviene ai controlli di sicurezza in aeroporto. Portare un’arma all’interno dei luoghi in cui sono organizzati i comizi è praticamente impossibile: per questo Sandford ha provato a rubarne una sul posto da uno degli agenti presenti.