A Torino a sorpresa ha vinto Chiara Appendino

Lo scrutinio è finito, la candidata del M5S ha staccato il sindaco uscente Piero Fassino di otto punti

(ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO)
(ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO)

Chiara Appendino, la candidata del Movimento 5 Stelle, ha battuto al ballottaggio il candidato del centrosinistra e sindaco uscente Piero Fassino. A scrutinio concluso, Appendino ha ottenuto il 54,56 per cento dei voti, Fassino il 46,44. Al primo turno Fassino aveva preso il 41,83 per cento dei voti, Appendino il 30,92 per cento. L’affluenza finale è stata del 54,41 per cento (al primo turno era stata del 57,17 per cento).

Piero Fassino, 66 anni, è stato segretario dei Democratici di Sinistra, ministro della Giustizia e del Commercio con l’estero e attualmente è presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI): tra gli altri era sostenuto anche dai Moderati di Giacomo Portas, ex democristiano che poi è passato a Forza Italia e al PD e che in Piemonte candida molti ex forzisti in suo appoggio. Chiara Appendino ha 31 anni, è laureata in Economia in Bocconi ed era stata eletta in consiglio comunale nel 2011. I commentatori l’hanno definita una “grillina anomala”, cioè molto legata al territorio e piuttosto indipendente dagli organi direttivi del Movimento (Appendino, ad esempio, non ha firmato il contratto che vincola Raggi e gli altri consiglieri comunali eletti a Roma allo staff del Movimento).

Tra il primo e il secondo turno a Torino si è discusso molto delle dichiarazioni della ministra Maria Elena Boschi sui finanziamenti al parco della Salute. Boschi ha detto: «Se vince Appendino, Torino perde 250 milioni stanziati dal governo per creare il parco della salute». Appendino ha replicato: «Mi preoccupano le affermazioni della Boschi, che dice che se vincono i 5 Stelle non arriveranno i finanziamenti. Mi pare che il PD tratti i soldi dei cittadini come se non fossero dei cittadini». Boschi ha infine confermato, forse spiegandosi meglio, che se il Movimento 5 Stelle rinuncia al progetto, rinuncerà anche al finanziamento. Giorgio Airaudo, candidato di sinistra che ha ottenuto il 3,7 per cento, non aveva dato indicazioni di voto. Il centrista Roberto Rosso (5 per cento al primo turno) aveva invitato a votare contro Fassino. Il candidato di Forza Italia, Osvaldo Napoli, aveva detto che «tra un chirurgo esperto e un medico giovane» lui si farebbe «curare dal primo». Poi aveva in qualche modo ritrattato lasciando libertà di voto.