È uscito un film terribile con Al Pacino e Anthony Hopkins

«Potrebbe essere mostrato nelle scuole di cinema come esempio pratico di come non si deve fare un film»

(Da "Conspiracy - La cospirazione ")
(Da "Conspiracy - La cospirazione ")

Conspiracy – La cospirazione è un thriller statunitense diretto da Shintaro Shimosawa, il produttore di The Grudge. È uscito in Italia il 15 giugno e nel cast ci sono Al Pacino e Anthony Hopkins: hanno entrambi vinto l’Oscar e questo è il loro primo film insieme. Il titolo originale del film è Misconduct  – “Conspiracy” ce lo siamo inventati noi in Italia – e parla di Ben Cahill, un giovane e ambizioso avvocato interpretato da Josh Duhamel, che si trova in mezzo a una lotta tra un noto avvocato (Pacino) e il dirigente di una società farmaceutica corrotta (Hopkins). Cahill ottiene dei documenti compromettenti per la società farmaceutica e ne parla al personaggio interpretato da Pacino. Succedono cose brutte e Cahill deve scoprire la verità o perdere tutto ciò che ha. Sembra bello. Stando a praticamente tutte le recensioni scritte sul film, non lo è.

Nei suoi primi giorni in Italia Conspiracy – La cospirazione è stato tra i cinque film più visti e ha incassato più di 50mila euro: un discreto risultato, considerando che si tratta di giorni settimanali di giugno. Ed è un risultato migliore di quello che il film ha avuto negli Stati Uniti, dove ha incassato in tutto 24mila dollari, e soprattutto nel Regno Unito, dove nel suo primo weekend nei cinema – quello in cui i film fanno di solito la maggior parte dei loro incassi – ha incassato circa 100 sterline (125 euro). Non c’è stato un secondo weekend perché il film è stato ritirato dalle sale. Conspiracy – La cospirazione è costato circa 10 milioni di euro; Variety ha scritto che è stato proiettato in cinque cinema britannici e in ognuno di essi ha incassato circa 25 euro: vuol dire che in media il film è stato visto da 4-5 persone in ogni cinema del Regno Unito in cui è stato mostrato.

Su Hollywood Reporter Frank Scheck ha scritto che Conspiracy – La cospirazione è «un film prevedibile e dimenticabile» e che i grandi giorni di Hopkins e Pacino sono secondo lui ormai molto lontani. Stephen Holden del New York Times è stato più clemente con Pacino e Hopkins – «vanno al loro solito passo» e viene da chiedersi come siano stati raggirati per convincerli a recitare nel film – ma è ugualmente spietato con il film, che è «fatto da un regista e da degli sceneggiatori che di solito lavoravano a film horror a basso budget» e si vede: «è ridicolmente goffo, montato in maniera insensata, incomprensibile, senza suspense, è un film in cui uno dei cattivi investe di continuo la gente con una moto».

Tim Robey del Telegraph ha scritto che Conspiracy – La cospirazione «è il peggior film che Anthony Hopkins e Al Pacino hanno fatto nella loro carriera»: Robey spiega di aver visto i film considerati i peggiori fatti dai due attori – «ho visto Instinct – Istinto primordialeJack e Jill, 88 minuti, Premonitions e Il rito e nessuno di questi è un film che vorrei aver visto» – ma nessuno è comunque in grado di giocarsela con Conspiracy – La cospirazione in quanto a bruttezza. Robey ha dato al film una stella su cinque. Lo stesso voto dato dal Guardian, il cui critico Wendy Ide ha scritto che è «terribile» ed è una grossa macchia sui curriculum di Hopkins e Pacino.

Potrebbe essere mostrato nelle scuole di cinema come esempio pratico di come non si deve fare un film. Ogni decisione è sbagliata: che si tratti di trama, casting, fotografia, suono e probabilmente persino il menù della mensa durante le riprese. […] Il regista, Shimosawa, è appassionato di nefasti e lenti movimenti di camera, che alla fine si fermano davanti a cose innocue, per esempio un frigorifero. La colonna sonora è fragorosamente stupida. E la trama è così ingarbugliata che viene da chiedersi se qualcuno ha davvero letto la sceneggiatura prima di dare il via ai finanziamenti per il film.

Si fa un po’ fatica a trovarla ma esiste anche una recensione positiva per Conspiracy – La cospirazione: è quella scritta da Chuck Wilson su Village Voice. È un po’ aggrovigliata e a tratti viene il dubbio che sia ironica, e forse lo è: Wilson scrive che «è un peccato che il film sia stato snobbato» perché il debutto alla regia di Shimosawa ha un «elegante stile visivo e una trama piena di così tanti e così assurdi colpi di scena che il film diventa un apprezzabile melodramma». Wilson scrive che il film «fa pensare al Brian De Palma vintage di Carrie – Lo sguardo di Satana e di Vestito per uccidere» e «ci sono bellissimi, lunghi e costanti inquadrature in cui la cinepresa va addirittura oltre gli attori, come se stesse cercando un’altra svolta nella trama». Wilson aggiunge che tutto questo potrebbe sembrare qualcosa che disturba e confonde, non lo è: «è talento» e il regista «dovrebbe iniziare a organizzare incontri per il suo prossimo film». L’unico posto in cui sembrano essere d’accordo con Wilson è la Corea del Sud, dove Conspiracy – La cospirazione ha incassato poco meno di un milione di euro.