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  • Domenica 5 giugno 2016

Le prime pagine internazionali sulla morte di Muhammad Ali

Molti hanno usato QUELLA foto, e molti lo chiamano “the Greatest”, dal Kentucky alla Nuova Zelanda

La prima pagina dell'edizione domenicale del Kentucky Enquirer
La prima pagina dell'edizione domenicale del Kentucky Enquirer

La morte dell’ex pugile americano Muhammad Ali è stata per tutta la giornata di sabato la notizia principale sulle home page dei principali siti di news di tutto il mondo. Ali è stato uno dei personaggi sportivi più straordinari del Novecento: fu un grandissimo pugile, probabilmente il migliore di sempre, e fu protagonista di incontri memorabili. Ma la celebrità di Ali andò molto oltre il mondo dello sport: divenne un’icona delle battaglie per i diritti civili degli anni Sessanta e Settanta, e fu protagonista di moltissime storie entrate nella cultura popolare americana.

Ali inizialmente si chiamava Cassius Clay: nel 1965 cambiò nome, quando si convertì all’islam e aderì alla Nation of Islam, il movimento di Malcom X. Ali tra le altre cose si rifiutò di arruolarsi nell’esercito statunitense per andare a combattere in Vietnam: la sua scelta venne celebrata da alcuni e contestata duramente da molti altri. Per queste e molte altre cose, Ali fu una delle figure più carismatiche del Novecento negli Stati Uniti, e di conseguenza in tutto il mondo. È per questo che dal suo paese natale di Louisville, in Kentucky, fino alla Nuova Zelanda, praticamente ogni giornale gli ha dedicato prime pagine e lunghi articoli: la maggior parte delle volte usando la parola “Greatest”, il più grande, uno dei soprannomi di Ali. E molti giornali hanno scelto la foto più famosa di Ali, quella dell’incontro con Sonny Liston, che ha una bella storia.