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  • Giovedì 2 giugno 2016

Le convocazioni di Conte per gli Europei, spiegate

L'Ultimo Uomo si è messo nei panni di Antonio Conte, provando a motivare per esempio le esclusioni di Bonaventura e Jorginho

(ANSA/MAURIZIO DEGL INNOCENTI)
(ANSA/MAURIZIO DEGL INNOCENTI)

Sull’Ultimo Uomo, Fabio Barcellona ha provato a spiegare le convocazioni della Nazionale di calcio italiana in vista degli Europei, che inizieranno il 10 giugno in Francia. La lista dei convocati, diffusa dall’allenatore Antonio Conte martedì 31 maggio, è stata molto contestata: soprattutto per l’esclusione di Giacomo Bonaventura e Jorginho, i due centrocampisti più tecnici e probabilmente più in forma che facevano parte del gruppo dei 30 pre-convocati. Secondo Barcellona, Conte ha deciso di escluderli dalla lista finale perché vuole concentrare il gioco sulle fasce, e di conseguenza a centrocampo ha bisogno di giocatori difensivi e dinamici che cerchino di spezzare il gioco avversario, più che costruire il proprio.

Quando è stato scritto il capitolo per la guida dell’Ultimo Uomo agli Europei di Francia, le ultime partite dell’Italia erano state giocate, contro Spagna e Germania, con il 3-4-3, il quarto modulo di gioco adottato in due anni da Antonio Conte. Le esercitazioni di Coverciano e l’amichevole con la Scozia sembrano invece indicare che il modulo di riferimento scelto dal Commissario Tecnico per la Nazionale sarà il 3-5-2. La lista dei 23 giocatori convocati da Antonio Conte va pertanto interpretata alla luce di tale decisione.

La non eccelsa qualità complessiva della squadra rende inoltre necessaria la costruzione di automatismi di gioco, compattezza e movimenti coordinati per compensare il divario qualitativo coi top-team della competizione. La necessità di presentare una squadra fortemente organizzata è l’altro punto di riferimento da tenere in conto per capire il senso delle convocazioni effettuate.

È fuor di dubbio che il reparto migliore e di livello paragonabile, se non superiore, a quello delle migliori nazionali, sia quello difensivo. È quindi comprensibile come Conte abbia deciso di puntare sulla difesa a 3 e sul trio di difensori titolari della Juventus. La scelta preferenziale tra 3-5-2 e 3-4-3 deriva probabilmente da un paio di considerazioni. Gli infortuni di Marchisio e Verratti hanno privato il centrocampo dei due più forti giocatori italiani nel ruolo e quasi tutti i giocatori convocabili hanno un rendimento maggiore se impiegati in un reparto a tre, con un mediano e due mezzali. Con queste premesse, il 3-5-2 è il modulo di gioco che Conte considera maggiormente adatto al gruppo di calciatori a disposizione.

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