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  • Mercoledì 25 maggio 2016

11 stati degli Stati Uniti hanno fatto causa all’amministrazione Obama

Per la questione che riguarda i transgender e l'uso dei bagni, nata dopo la controversa "legge anti gay" del North Carolina

Ken Paxton (Jay Janner/Austin American-Statesman via AP)
Ken Paxton (Jay Janner/Austin American-Statesman via AP)

11 stati degli Stati Uniti hanno fatto causa all’amministrazione guidata dal presidente Barack Obama per le direttive federali riguardanti gli studenti transgender. Il 13 maggio l’amministrazione Obama aveva infatti chiesto alle scuole di far sì che gli studenti transgender potessero scegliere quali bagni usare. La direttiva – quindi non una legge vera e propria – era arrivata dopo che il North Carolina aveva istituito l’obbligo per le persone transgender di utilizzare bagni o spogliatoi pubblici che corrispondessero al loro sesso di nascita. La causa è stata annunciata in una conferenza stampa fatta da Ken Paxton, Procuratore Generale del Texas.

Il Washington Post spiega che la causa sostiene che le direttive non hanno «nessuna base nella legge» e che potrebbero causare profondi cambiamenti nel funzionamento delle scuole. Gli 11 stati – la maggior parte dei quali è governata da Repubblicani – sono: Texas, Oklahoma, Alabama, Wisconsin, West Virginia, Tennessee, Maine, Louisiana, Utah, Arizona e Georgia. Nel testo con cui gli stati hanno fatto causa all’amministrazione Obama c’è scritto che c’è stata una cospirazione per «trasformare i luoghi di lavoro e i contesti educativi di tutta la nazione in dei laboratori per un immenso esperimento sociale». Il New York Times ha spiegato che tra i querelanti ci sono nove stati — Alabama, Georgia, Louisiana, Oklahoma, Tennessee, Texas, Utah, West Virginia e Wisconsin —  e, in più, il governatore del Maine, Paul R. LePage, il dipartimento dell’Educazione dell’Arizona e alcune scuole del Texas e dell’Arizona.

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