Dove, come e quando si vota per le amministrative

Guida pratica al voto del 5 giugno, con informazioni concrete su schede, orari e voto disgiunto, per arrivare preparati

(ANSA/DANIEL DAL ZENNARO)
(ANSA/DANIEL DAL ZENNARO)

Il prossimo 5 giugno in 1.368 comuni italiani si voterà per eleggere il nuovo sindaco e rinnovare la composizione dei consigli comunali. Si voterà in quasi tutti i principali comuni italiani – Roma, Milano, Torino, Napoli – e in diverse città medio-grandi come Bologna, Latina, Novara, Rimini, Salerno, Trieste, Cosenza e Cagliari. Di seguito trovate tutte le informazioni pratiche per arrivare preparati al voto:
– Quando si vota?
– Dove si vota?
– Chi può votare?
– Come si rinnova la tessera elettorale?
– Come sarà fatta la scheda elettorale?
– Come si esprime il voto?
– Come funzionano le preferenze?

Quando si vota?
Per il primo turno delle elezioni amministrative si voterà domenica 5 giugno e i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23 (tranne nei comuni del Friuli-Venezia Giulia, dove i seggi saranno aperti dalle 8 alle 22). Per gli eventuali ballottaggi si voterà invece il 19 giugno: i ballottaggi sono previsti solo per i comuni con più di 15.000 abitanti e nel caso nessuno dei candidati sindaco raggiunga al primo turno il 50 per cento più uno dei voti.

Chi può votare?
Potranno votare tutti i cittadini italiani aventi diritto al voto residenti nei comuni dove si rinnoveranno sindaco e consiglio comunale. Potranno votare inoltre i cittadini dell’Unione Europea residenti in uno di questi comuni, purché ne abbiano fatto domanda entro il quarantesimo giorno precedente al voto.

Dove si vota?
I cittadini italiani residenti nei comuni dove si eleggeranno sindaco e consiglio potranno votare nella sezione elettorale del loro comune nella quale sono iscritti (queste informazioni si trovano sulla tessera elettorale). Ci sono alcune eccezioni a questa regola: potranno votare in una sezione diversa da quella indicata sulla tessera elettorale i rappresentanti di lista ai seggi, i componenti del seggio e gli elettori con problemi di deambulazione (che potranno scegliere una sezione del loro comune senza barriere architettoniche). Per le elezioni amministrative non è previsto il voto per corrispondenza: gli italiani residenti all’estero che vogliono votare dovranno tornare nel comune dove sono registrati come elettori.

Tessera elettorale
Prima di andare a votare, accertatevi che la vostra tessera elettorale non sia esaurita, cioè che non siano stati usati tutti i 18 spazi a disposizione per la certificazione dei voti. Le tessere elettorali esaurite possono essere rinnovate negli uffici elettorali dei comuni di residenza, che in prossimità delle elezioni seguiranno orari di apertura straordinari:
dalle 9 alle 18 nei due giorni antecedenti al voto
dalle 7 alle 23 nel giorno del voto.

Come si vota?
Si potrà votare presentandosi alla sezione elettorale a cui si è iscritti con la tessera elettorale e un documento di identità con fotografia (carta d’identità, patente o passaporto, per esempio). Ai seggi si riceverà una scheda elettorale di colore blu. Questo è un fac-simile della scheda elettorale che verrà usata a Milano, ma sarà simile in tutti i comuni italiani.
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Come si usa la scheda elettorale
La scheda elettorale che verrà consegnata agli elettori darà la possibilità di indicare con un segno il candidato sindaco per cui si vuole votare, il cui nome sarà già stampato sulla scheda, e la lista per cui si vuole votare per la formazione del consiglio comunale. Le modalità di voto cambiano però a seconda del numero di abitanti del comune in cui si vota.
Nei comuni fino a 15.000 abitanti si può tracciare un segno solo sul candidato sindaco, oppure solo sulla lista collegata al candidato sindaco o oppure sia sul candidato sindaco che sulla lista collegata al medesimo candidato sindaco: in ogni caso il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco.
Nei comuni con più di 15.000 abitanti si può tracciare un segno solo sul candidato sindaco e in questo caso il voto viene attribuito solo al candidato sindaco; oppure tracciare un segno solo su una delle liste collegate al candidato sindaco; oppure sia sul candidato sindaco che su una delle liste collegate al medesimo candidato sindaco: in entrambi i casi il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista di candidati consiglieri. In questi comuni si può esprimere il voto disgiunto, tracciando un segno su un candidato sindaco e un altro segno su una lista non collegata a quel candidato sindaco: in questo caso il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista non collegata.

Come si indicano le preferenze
Oltre al voto di lista, inoltre, è prevista la possibilità di indicare fino a due nomi di candidati consiglieri per cui si vuole esprimere la preferenza: se si indicano due nomi è necessario che siano di un uomo e di una donna, come previsto dalla legge sul riequilibrio della rappresentanza di genere negli enti locali (questo vale solo per i comuni con più di 5.000 abitanti). La preferenza si esprime scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati consiglieri comunali della lista che si intende votare.
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