• Mercoledì 18 maggio 2016

Lo sciopero di ATAC a Roma è stato differito al 31 maggio

Riguarderà bus, tram e metropolitana: cosa c'è da sapere

(Daniele Leone / LaPresse)
(Daniele Leone / LaPresse)

Lo sciopero che Atac, la società che gestisce i trasporti pubblici a Roma, aveva indetto per venerdì 20 maggio è stato differito al 31 maggio. Lo sciopero, proclamato dai sindacati Orsa, Sul, Faisa Confail, Usb, Utl e Cambia-menti M-410, avrebbe dovuto inizialmente durare ventiquattro ore. Il prefetto di Roma Franco  Gabrielli, con un’ordinanza, lo aveva però ridotto a sole quattro ore, dalle 8:30 alle 12:30. I disagi avrebbero riguardato tutta la reta Atac: a non effettuare servizio sarebbero stati bus, filobus, tram, tutte le linee della metropolitana e le ferrovie regionali Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo.

In seguito all’ordinanza del prefetto l’USB, l’Unione sindacale di base, ha deciso oggi di differire lo sciopero con queste motivazioni: “Con le ormai consuete scuse dei pellegrini ed il concomitante sciopero della scuola, il Prefetto aveva ridotto lo sciopero in Atac a quattro ore. In questo modo lo sciopero sarebbe stato pressoché annullato – osserva Gianfranco De Benedictis, dell’USB Lavoro Privato – perché i lavoratori debbono portare a termine le ultime partenze, che vanno garantite fino al termine della prima fascia di garanzia, e rientrare in servizio prima delle 12.30, in modo  da consentire la riattivazione del servizio. Ormai è divenuta una prassi anche nelle giornate in cui il Ministero dei Trasporti autorizza le azioni di sciopero, la Prefettura adduce motivazioni alquanto deboli per utilizzare la precettazione come strumento di interdizione e di soppressione del conflitto.[…] Per questo abbiamo congiuntamente deciso di scioperare l’intera giornata, differendo lo sciopero al 31 maggio”.

Nella nota della Prefettura si spiegava così la decisione di ridurre lo sciopero a quattro ore: “La riduzione della durata dell’astensione dal lavoro scaturisce dalla necessità di garantire i diritti costituzionalmente garantiti alla mobilità, anche alla luce della perdurante possibilità del ripetersi di episodi negativi ai danni del personale e del patrimonio aziendale di Atac, fenomeno che nelle scorse settimane e tornato a ripresentarsi. Difatti, nella giornata del 20 maggio, il sistema del trasporto urbano continuerà a conoscere picchi di utenza dovuti sia alla  concomitanza dello sciopero nazionale del personale della scuola sia all’incremento delle presenze turistiche in questo periodo dell’anno. Tali flussi turistici si aggiungono a quelli dei fedeli che partecipano, in misura costantemente elevata, alle celebrazioni del Giubileo straordinario della Misericordia.”